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Opera d'arte di Alfieri Benedetto (1700/ 1767), a Torino

L'opera d'arte di Alfieri Benedetto (1700/ 1767), - codice 01 00208748 di Alfieri Benedetto (1700/ 1767), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo/ manica nord/ Biblioteca/ stanze nn. 2 e 3
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bene culturalebibliothèque, insieme
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208748
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoStrada Basilica di Superga, 73
contenitoreconvento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo/ manica nord/ Biblioteca/ stanze nn. 2 e 3
datazionesec. XVIII terzo quarto; 1751 - 1765 [documentazione; analisi stilistica bibliografia]
autoreAlfieri Benedetto (1700/ 1767),
materia tecnicalegno di noce/ verniciatura/ intagliolegno/ verniciaturaferro/ battitura/ pitturametallo/ pittura
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLa struttura, a doppio ordine, delimitato, superiormente, da cornice con profilo modinato lievemente aggettante, si sviluppa su tutta la lunghezza delle pareti dei due ambienti. L'ordine inferiore prevede scaffali a cinque ripiani, sei per quello superiore. L'accesso all'ordine superiore avviene a mezzo di una doppia scala collocata nella sala n. 3. Sia le scale che l'ordine superiore sono dotati di balaustra in ferro battuto verniciato grigio con motivo a ovali attraversati da due traverse orizzontali in prossimità del pavimento e del mancorrente in legno; ogni tre ovali è presente un motivo floreale stilizzato alle estremità. Sulla balaustra, ad intervalli regolari, sono poste targhe sagomate in metallo dipinto che indicano i soggetti dei libri collocati nel settore di pertinenza. Assenza di motivi decorativi ad eccezione delle mensole che reggono il secondo ordine in corrispondenza del vano che permette il passaggio dall'ambiente n. 2 al n. 3.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheÈ noto che le prime scansie in legno per contenere i libri, destinate ad occupare un solo ambiente della manica nord, al piano nobile, furono pagate nel 1731 a Carlo Maria Ugliengo, Giacomo Pavarollo, Pietro Francesco Fassola, Giulio Borrioli e Bartolomeo Badarello. Dai registri dell'amministrazione risulta che nel 1737 il pavimento dell'unico grande ambiente che la costituiva era in palchetto così come quello nella camera del trucco (ASTO, R. Basilica di Superga, reg. 50). L' ampliamento della biblioteca che venne ad occupare tre grandi ambienti, con interventi strutturali piuttosto limitati, avvenne sotto la presidenza di Antonio Martini, tra il 1751 e il 1765 circa; in questa occasione vennero anche commissionati, a spese della Real Casa, i notevoli arredi in noce a doppio ordine, realizzati su disegno del Primo Architetto di Corte Benedetto Alfieri (Roma, 1700 - Torino, 1767), ASTO, R, Basilica di Superga, reg. 139, Fasc. 1, doc. 24. L'istruzione per la ringhiera di ferro del secondo ordine venne data a Francesco Antonio Bellino l'8 febbraio 1754. La biblioteca, sia per le sue raccolte, purtroppo in buona parte disperse con la soppressione del 1801, sia per la fama dell'architetto che ne aveva progettato gli arredi, venne costantemente elogiata dalla guidistica sette ed ottocentesca. Curiosa un'annotazione presente nel manoscritto compilato da Giovanni Secondo De Canis il quale, definendo di "buon gusto" le scansie in legno di noce, ricorda che un Preside fece verniciare alcuni pezzi di legno con finti libri per dare l'idea della completezza della raccolta in tutti i vani allestiti e testimonia lo stato di abbandono durante il periodo dell'occupazione napoleonica. Gli arredi, progettati con linee di estrema semplicità dall'Alfieri, sia per il rigore che doveva contraddistinguere gli ambienti della Regia Congregazione, sia, soprattutto, per mantenere i costi contenuti, essendo considerati parte dell'arredo fisso del palazzo non figurano mai negli inventari patrimoniali. Bibliografia specifica: C. Brayda, L. Coli, D. Sesia, Catalogo degli Ingegneri ed Architetti operosi in Piemonte nel Sei e Settecento, in «Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino», n. 3, Torino, 1963, p. 11; A. Bellini, Benedetto Alfieri, Milano, 1978, pp. 163-165; N. Carboneri, La reale chiesa di Superga di Filippo Juvarra, 1715-1735, Corpus juvarrianum, IV Torino, 1979, pp. 22, 216 e 219; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, pp. 237-238.
bibliografiaCarboneri N.( 1979)pp. 22, 216 e 219; Bellini A.( 1978)pp. 163-165; Brayda C./ Coli L.( 1963)v. 3, p. 11; Accademie e Biblioteche( 1982)pp. 237-238
definizionebibliothèque
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
toponimoSuperga (frazione)
indirizzoStrada Basilica di Superga, 73
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Ciliento B.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine45.078413
longitudine7.771648

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