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Opera d'arte di Balsimelli Francesco (notizie 1603-1621), a Napoli

L'opera d'arte di Balsimelli Francesco (notizie 1603-1621), - codice 15 00217688 di Balsimelli Francesco (notizie 1603-1621), si trova nel comune di Napoli, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa dei SS. Severino e Sossio, Via Bartolomeo Capasso, 22, Controfaccita, ai lati dell'ingresso
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaleacquasantiera, a fusto, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco15 00217688
localizzazioneItalia, Campania, NA, NapoliVia Bartolomeo Capasso, 22
contenitorechiesa, Chiesa dei SS. Severino e Sossio, Via Bartolomeo Capasso, 22, Controfaccita, ai lati dell'ingresso
datazionesec. XVII primo quarto; 1600 - 1624 [bibliografia]
autoreBalsimelli Francesco (notizie 1603-1621),
materia tecnicamarmo bardigliomarmo/ commesso/ scultura
misurealt. 150, largh. 30,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiAcquasantiera a fusto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNon ci sono pervenute notizie documentarie circa questa due acquasantiere, citata dalla guide come opera del Fanzago. Renato Ruotolo, però, in un suo rapido excursus sul reperttio ornamentale atarsia del tardo manierismo, cita l'opera attribuendola ad un maestro autore anche del paliotto dell'altare della quarta cappella a destra della chiesa di S. Maria La Nova, identificabile, forse, in Francesco Balsimelli. Sicuramente, egli afferma, entrambe le opere sono di un artista toscano, partecipe della stessa cultura figurativa che si manifesta nell'altare di Santo Spirito e che trova i suoi prototipi ni lavori eseguiti nella metà del ecolo dall'Opificio granducale. Per quanto riguarda le opere napoletane, il raffronto più immediato è con la decorazione di gusto fiammingo delle tarsie della sacrestia di San martino, eseguite tra il 1587 ed il 1600. L'artista autore delle opere a San Seveino ed a S. Maria La Nova non ha risolto pienamente i probemi di carattere spaziale, infatti legiare a tarsia risultano piuttosto rigide ed ancora legate agli stilemi geometrici del manierismo, però questa fase sembra superata, seppure parzialmente, nel pulpito di S. Maria La Nova, assimilabile alle opere precedenti e del quale ci sono pervenute notizie documentarie; infatti Francesco Balsimelli, il 1° febbraio 1617 veniva pagato "in conto" del lavoro da fare per il pulpito di S. Maria La Nova.
bibliografiaRuotolo R.( 1974)pp. 48-58
definizioneacquasantiera, a fusto
regioneCampania
provinciaNapoli
comuneNapoli
indirizzoVia Bartolomeo Capasso, 22
ente schedatoreS31
ente competenteS110
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Celentano C.; Funzionario responsabile: Petrelli F.; Trascrizione per informatizzazione: Borrelli G. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Palmieri R. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2005
latitudine40.847528
longitudine14.258329

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