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bene culturale | studiolo |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 11 00264127 |
localizzazione | PU, UrbinoP.zza Duca Federico |
contenitore | palazzo, ducale, Palazzo Ducale, P.zza Duca Federico, Galleria Nazionale delle Marche, appartamento della Duca, studiolo |
datazione | sec. XV ; 1474 - 1476 [R (recupero pregresso)] |
autore | Benedetto da Maiano (1442 ca./ 1497), Pontelli Baccio (1450 ca./ 1492), Martini Francesco di Giorgio (1439/ 1501), Botticelli Sandro (1445/ 1510), Bramante Donato (1444/ 1514), |
materia tecnica | legno/ intarsio |
misure | UNR, alt. 220, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | La decorazione a tarsia lignea, realizzata con l'uso di minuscole tesserine (di essenze diverse o della stessa essenza arborea ma con stagionature e tagli diversi), è divisa in tre fasce orizzontali. La fascia superiore è contraddistinta dalla presenza di armadi ad ante traforate contenenti strumenti scientifici e musicali, libri, vasi, un paesaggio con lo scoiattolo in primo piano, le personificazioni delle virtù teologali, il ritratto di Federico da Montefeltro (con indosso la toga e la lancia con la punta rivolta verso il basso) e la sua armatura. La fascia mediana presenta le imprese e i simboli ducali. La fascia inferiore è contraddistinta da sedili ribaltabili recanti strumenti musicali, libri e oggetti vari. |
notizie storico-critiche | Lo studiolo, intarsiato senza soluzione di continuità lungo tutte le pareti del piccolo ambiente, rappresenta l'esempio più alto dell'arte dell'intarsio quattrocentesco nato a Firenze. Alla sua realizzazione intervengono l'equipe fiorentina di Baccio Pontelli e la bottega di Benedetto e Giuliano da Maiano a cui spettò la maggior parte dell'esecuzione. Pur spettando a Donato Bramante la progettazione originaria, si riconosce la mano di Francesco di Giorgio Martini, in particolare nell'orologio e in alcune geometrie astratte e quella di Sandro Botticelli nelle allegorie delle virtù teologali e nel ritratto togato del Duca. Grazie alle raffigurazioni presenti nelle tarsie, Federico ribadisce la sua duplice natura di condottiero e di uomo di cultura, seguace dell'ideale della 'vita attiva' e della 'vita contemplativa'. Piccolo 'scrigno' destinato alla meditazione, quasi il 'pensatoio' del Duca, lo studiolo veniva anche usato da Federico per stupire gli ospiti di maggior risalto e per celebrare la propria condizione di Signore dell'umanesimo. |
definizione | studiolo |
regione | Marche |
provincia | Pesaro Urbino |
comune | Urbino |
indirizzo | P.zza Duca Federico |
ente schedatore | S70 |
ente competente | S70 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bernardini C.; Funzionario responsabile: Barucca G.; Trascrizione per informatizzazione: Bernardini A. (2011) |
anno creazione | 2011 |
latitudine | 43.723409 |
longitudine | 12.636973 |