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Opera d'arte di Benedetto da Maiano (1442 ca./ 1497), Pontelli Baccio (1450 ca./ 1492), Martini Francesco di Giorgio (1439/ 1501), Botticelli Sandro (1445/ 1510), Bramante Donato (1444/ 1514), a Urbino

L'opera d'arte di Benedetto da Maiano (1442 ca./ 1497), Pontelli Baccio (1450 ca./ 1492), Martini Francesco di Giorgio (1439/ 1501), Botticelli Sandro (1445/ 1510), Bramante Donato (1444/ 1514), - codice 11 00264127 di Benedetto da Maiano (1442 ca./ 1497), Pontelli Baccio (1450 ca./ 1492), Martini Francesco di Giorgio (1439/ 1501), Botticelli Sandro (1445/ 1510), Bramante Donato (1444/ 1514), si trova nel comune di Urbino nella provincia di Pesaro Urbino sita in palazzo, ducale, Palazzo Ducale, P.zza Duca Federico, Galleria Nazionale delle Marche, appartamento della Duca, studiolo
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bene culturalestudiolo
tipo schedaOA_2.00
codice univoco11 00264127
localizzazionePU, UrbinoP.zza Duca Federico
contenitorepalazzo, ducale, Palazzo Ducale, P.zza Duca Federico, Galleria Nazionale delle Marche, appartamento della Duca, studiolo
datazionesec. XV ; 1474 - 1476 [R (recupero pregresso)]
autoreBenedetto da Maiano (1442 ca./ 1497), Pontelli Baccio (1450 ca./ 1492), Martini Francesco di Giorgio (1439/ 1501), Botticelli Sandro (1445/ 1510), Bramante Donato (1444/ 1514),
materia tecnicalegno/ intarsio
misureUNR, alt. 220,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLa decorazione a tarsia lignea, realizzata con l'uso di minuscole tesserine (di essenze diverse o della stessa essenza arborea ma con stagionature e tagli diversi), è divisa in tre fasce orizzontali. La fascia superiore è contraddistinta dalla presenza di armadi ad ante traforate contenenti strumenti scientifici e musicali, libri, vasi, un paesaggio con lo scoiattolo in primo piano, le personificazioni delle virtù teologali, il ritratto di Federico da Montefeltro (con indosso la toga e la lancia con la punta rivolta verso il basso) e la sua armatura. La fascia mediana presenta le imprese e i simboli ducali. La fascia inferiore è contraddistinta da sedili ribaltabili recanti strumenti musicali, libri e oggetti vari.
notizie storico-criticheLo studiolo, intarsiato senza soluzione di continuità lungo tutte le pareti del piccolo ambiente, rappresenta l'esempio più alto dell'arte dell'intarsio quattrocentesco nato a Firenze. Alla sua realizzazione intervengono l'equipe fiorentina di Baccio Pontelli e la bottega di Benedetto e Giuliano da Maiano a cui spettò la maggior parte dell'esecuzione. Pur spettando a Donato Bramante la progettazione originaria, si riconosce la mano di Francesco di Giorgio Martini, in particolare nell'orologio e in alcune geometrie astratte e quella di Sandro Botticelli nelle allegorie delle virtù teologali e nel ritratto togato del Duca. Grazie alle raffigurazioni presenti nelle tarsie, Federico ribadisce la sua duplice natura di condottiero e di uomo di cultura, seguace dell'ideale della 'vita attiva' e della 'vita contemplativa'. Piccolo 'scrigno' destinato alla meditazione, quasi il 'pensatoio' del Duca, lo studiolo veniva anche usato da Federico per stupire gli ospiti di maggior risalto e per celebrare la propria condizione di Signore dell'umanesimo.
definizionestudiolo
regioneMarche
provinciaPesaro Urbino
comuneUrbino
indirizzoP.zza Duca Federico
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bernardini C.; Funzionario responsabile: Barucca G.; Trascrizione per informatizzazione: Bernardini A. (2011)
anno creazione2011
latitudine43.723409
longitudine12.636973

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