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bene culturale | dipinto, complesso decorativo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00304089 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenze |
datazione | sec. XIX ; 1895 - 1895 [data; analisi stilistica] |
autore | Benini C. (notizie 1895), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a temperastucco |
condizione giuridica | detenzione Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Il ciclo decorativo si estende sulle due pareti laterali della cappella intorno ai ritratti dei defunti, sulla parete di fondo e sulla volta del soffitto. Motivi decorativi, araldici e simbolici nelle tonalità del marrone, viola, azzurro e oro.Figure: cherubini. Simboli: occhio divino.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Tortoli, Posizione: parete destra, Descrizione : d'oro alla banda d'azzurro caricata di tre tortore al naturale poste nel verso della pezza, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Romanelli, Posizione: parete sinistra, Descrizione : d'argento a un monte di tre cime all'italiana posto in punta, sostenente un leone rampante brandente una spada, una stella nel cantone destro del capo, |
notizie storico-critiche | La decorazione pittorica commissionata dalla famiglia Tortoli Romanelli in seguito alla morte di Ottavio Tortoli nel 1893 (scheda OA n. 0900304085) viene firmata dall'artista C. Benini del quale non ho trovato notizie né nei repertori di pittura dell'Ottocento (Franchi, 1902; Callari, 1909; Lavagnino, 1956; ecc.) né sui contemporanei cataloghi di esposizione, né negli Atti del Collegio degli Accademici della Reale Accademia di Belle Arti di Firenze. Si tratta di una decorazione a motivi vegetali, allegorici (simbolo della Trinità),figurati (cherubini) e araldici (stemmi delle famiglie) che ben si inserisce nell'ambito dei numerosi interventi di arredo pittorico che vengono a completare tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento restauri o costruzioni di edifici architettonici in stile. In area fiorentina e senese abbiamo infatti una vera e propria rivisitazione dei gloriosi modelli medievali e rinascimentali in tutti i settori delle arti, dalla pittura ai mobili, dalla scultura alla ceramica, con lo scopo di rievocare con un linguaggio moderno la felice e passata tradizione artistica locale. Nel passaggio fra Romanticismo e Liberty, fra pittura di storia e sigle Art Nouveau abbiamo dunque nella pittura e in particolar modo nelle imprese decorative in edifici pubblici e privati un continuo attingere dal passato di motivi, stilemi,soggetti che vengono riproposti in un fantastico eclettismo che riscuoteva tra i contemporanei grande successo. In questo caso il pittore si ispira a modelli decorativi rinascimentali dove racemi a volute, stemmi, cornici a spirali e a ovuli, esedre e nastri con palmette si combinano entro riquadri e cornici con grande fantasia. Al centro della volta stellata una cornice tipicamente robbiana con festone di foglie e frutti racchiude una valva di conchiglia circolare con il triangolo e l'occhio della Trinità, simbolo che la famiglia fa cesellare anche nella base dei candelieri e della croce d'altare assai frequente nelle cappelle sepolcrali (cfr. al Cimitero delle Porte Sante cappelle Caetani Della Fargna (scheda OA n. 0900304109). Questo tipo di decorazione pittorica con grottesche, motivi vegetali e qualche allegoria si ritrova in molti palazzi pubblici e privati di Siena dove lavorarono con inesauribile fantasia e squisito gusto i pittori Giorgio Bandini e Gaetano Brunacci (cfr. Fargnoli N., La decorazione a Siena fra Ottocento e Novecento, in Siena tra Purismo e Liberty cat. a cura di B. Sani, Mondadori-De Luca, Milano-Roma, 1988, pp. 175-185). A Firenze fra i pittori fiorentini più ricercati per decorazioni pittoriche in stile troviamo Gaetano Bianchi, Carlo Brazzini, Ezio Marzi, Augusto Burchi, Giulio Bargellini e naturalmente Galileo Chini che poi aprirà la strada al Liberty toscano (cfr. Gentilini G., Arti applicate, tradizione artistica fiorentina e committenti stranieri, in L'idea di Firenze, a cura di M. Bossi/ L. Tonini, Centro Di, Firenze, 1989, pp. 155-176; Baldry F., John Temple Leader e il castello di Vincigliata: un episodio di restauro e di collezionismo nella Firenze di secondo Ottocento, Tesi in museografia, Università di Firenze, A.acc. 1992-93). |
bibliografia | Firenze oggi( 1896); Franchi R.( 1925); Beduschi M.( 1903); Callari L.( 1909); Somaré E.( 1944); Lavagnino E.( 1956); Pittura Italia( 1991)v.I, pp. 288-366; Pittura Italia( 1992)v.I, pp. 379-429; Castelletto Saleggio( s.d.) |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Baldry F.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Janni M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1994 |
anno modifica | 2006 |