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Opera d'arte di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Tempesta Antonio (1555/ 1630), Allegrini Francesco (1615- 1620/ post 1679), Mola Pier Francesco (1612/ 1666), a Viterbo

L'opera d'arte di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Tempesta Antonio (1555/ 1630), Allegrini Francesco (1615- 1620/ post 1679), Mola Pier Francesco (1612/ 1666), - codice 12 00144955 - 0 di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Tempesta Antonio (1555/ 1630), Allegrini Francesco (1615- 1620/ post 1679), Mola Pier Francesco (1612/ 1666), si trova nel comune di Viterbo, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Maria della Quercia, Santuario di S. Maria della Quercia, p.zza S. Maria della Quercia, Chiostro
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledecorazione pittorica, ciclo, Miracoli della Madonna della Quercia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00144955 - 0
localizzazioneItalia, Lazio, VT, Viterbop.zza S. Maria della Quercia
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Maria della Quercia, Santuario di S. Maria della Quercia, p.zza S. Maria della Quercia, Chiostro
datazionesec. XVII ; 1602 (ca) - 1665 (ca) [analisi storica]
autoreCesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), Tempesta Antonio (1555/ 1630), Allegrini Francesco (1615- 1620/ post 1679), Mola Pier Francesco (1612/ 1666),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i beni e le attività culturali
dati analiticiIl ciclo di affreschi è inserito nella ventisei lunette del chiostro, e raffigurano vari miracoli della Madonna della Quercia.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl ciclo fu iniziato nel 1602. Il Signorelli ritiene che l'esecuzione degli affreschi delle ventisei lunette continuò per vari decenni fino oltre la metà del secolo (1663-1665 circa) come risulta da alcune lunette datate. In un'impresa così vasta di possono distinguere varie mani e stili, due mani di stile più umanistico e due mani di stile più moderno, barocco. Una mano di stile affine al Cavalier d'Arpino maturo, che i riscontra nel ciclo degli affreschi del chiostro della chiesa della Trinità di Viterbo e nella Villa Moltalto-Lante a Bagnaia. Si tratta probabilmente di Marzio Ganassini. Una seconda mano è vicina ad Antonio Tempesta. Una terza mano di stile evoluto, con qualche affinità con Francesco Allegrini, infine un quarto artista, il più giovane e moderno, sebbene rozzo e provinciale che ovviamente ha visto gli affreschi del Mola nel secondo chiostro
definizionedecorazione pittorica
denominazioneMiracoli della Madonna della Quercia
regioneLazio
provinciaViterbo
comuneViterbo
indirizzop.zza S. Maria della Quercia
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vecchiocattivi L.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Granata B. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Granata B. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1978
anno modifica2005
latitudine42.421270
longitudine12.149362

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