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Opera d'arte di Corbarelli Antonio (1651 ca./ ante 1735), Corbarelli Domenico (1656 ca./ post 1731), a Brescia

L'opera d'arte di Corbarelli Antonio (1651 ca./ ante 1735), Corbarelli Domenico (1656 ca./ post 1731), - codice 03 00149239 di Corbarelli Antonio (1651 ca./ ante 1735), Corbarelli Domenico (1656 ca./ post 1731), si trova nel comune di Brescia, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata destra, campata quinta, cappella di S. Antonio da Padova e di S. Antonio abate, undicesima a destra, parete di fondo
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bene culturaleancona, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00149239
localizzazioneItalia, Lombardia, BS, Bresciavicolo San Giuseppe
contenitorechiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata destra, campata quinta, cappella di S. Antonio da Padova e di S. Antonio abate, undicesima a destra, parete di fondo
datazionesec. XVIII ; 1730 - 1730 [analisi stilistica; bibliografia]
autoreCorbarelli Antonio (1651 ca./ ante 1735), Corbarelli Domenico (1656 ca./ post 1731),
materia tecnicamarmo/ scultura/ intarsiomarmo rosso di Francia
misurecm., largh. 250, prof. 70,
condizione giuridicaproprietà Stato, Chiesa di San Giuseppe
dati analiticiancona marmorea su alto podio con plinti doppi a voluta che sorreggono alte colonne con capitelli corinzi. Alle estremità volute con vasi di fiori. Al centro cornice marmorea mistilinea con teste di angioletti al centro, sormontata ai lati da formelle con gigli intarsiati. Fregio liscio, interrotto al centro da un tondo, in cui è inserito il dipinto che raffigura la Santissima Trinità che, a sua volta, determina l'andamento curvilineo della parte centrale della cimasa. Cimasa, su cornice in forte aggetto, che reca ai lati motivi a volute e al centro due angioletti seduti.Figure: angeli. Attributi: (Sant'Antonio da Padova) gigli. Personaggi: Cristo; Dio Padre.
notizie storico-criticheLa Massa (1995, p. 40) pubblica l'altare di Sant'Antonio da Pdova e Sant'Antonio abate per l'alzata dei Corbarelli. Rimanda all'arte dei Corbarelli anche l'intarsio dei gigli, trattati con grande naturalezza, presenti sopra la cornice che inquadra il dipinto. I gigli si riferiscono a S.Antonio da Padova a cui viene intitolato l'altare entro il 1700 (cfr. Averoldo, 1700, p. 42). Nel 1730 la confraternita del Suffragio commissiona un ammodernamento dell'altare che, secondo la critica, prevede una ristrutturazione generale della mensa con l'aggiunta de ciborio, dell'alzata e di questa maestosa ancona alla quale ben si addice l'espressione formulata dalla Massa per gli altari settecenteschi bresciani di "marmo trattato come cera". In essi tutte le arti concorrono a suscitare la meraviglia dei fedeli durante le celebrazioni dei tridui. Le sculture sono da riferire a botteghe locali, mentre il dipinto dei Santi Antonio abate e Antonio da Padova (NCTN 03/00149241) proviene dalla quinta cappella destra. Nel fastigio è inserito il tondo della Trinità (03/00149240).
committenzaConfraternita del Suffragio (1730)
bibliografiaAnelli L.( 1981)p. 197, n. 30; Prestini R.( 1989)p. 163; Massa R.( 1995)p. 40; Massa R.( 1981)p. 384; Massa R.( 1999)p. 21; Dorosini A.( 1961)p. 89
definizioneancona
regioneLombardia
provinciaBrescia
comuneBrescia
indirizzovicolo San Giuseppe
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Arisi Rota A.P.; Funzionario responsabile: Gnaccolini L.P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso)
anno creazione2001
anno modifica2006
latitudine45.540438
longitudine10.220543

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