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Opera d'arte di Datticiano Antonio di Marco (notizie fine sec. XIV-inizio sec. XV), a Roma

L'opera d'arte di Datticiano Antonio di Marco (notizie fine sec. XIV-inizio sec. XV), - codice 12 00864699 di Datticiano Antonio di Marco (notizie fine sec. XIV-inizio sec. XV), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13, Galleria Nazionale d'Arte Antica, deposito
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bene culturalecalice
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00864699
localizzazioneItalia, Lazio, RM, Romavia delle Quattro Fontane 13
contenitorepalazzo, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13, Galleria Nazionale d'Arte Antica, deposito
datazionesecc. XIV/ XV ; 1380 (ca.) - 1419 (ca.) [analisi stilistica]
autoreDatticiano Antonio di Marco (notizie fine sec. XIV-inizio sec. XV),
materia tecnicaargento/ doratura/ cesellatura/ incisionerame/ doraturasmalto
misurealt. 20, largh. 12,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Antica
dati analiticicoppa conica, piede mistilineo a lobi e punte decorato ad incisione sul piano con raccordo al fusto decorato a dentelli; fusto poligonale a sezione esagonale con incisioni cesellate, nodo a cipolla decorato con motivi a fogliami cesellati e sei chiodi con medaglioni con le seguenti raffigurazioni: Madonna, Cristo in pietà, San Giovanni Evangelista (?), Maria Maddalena (?), San Bernardino da Siena, santo martireNR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'opera può essere datata tra la fine del sec. XIV e l'inizio del successivo. Gli elementi decorativi del sottocoppa fanno ritenere probabile che l'oggetto in esame provenga dalla stessa bottega dell'altro calice (inv. 2711); anche la decorazione del fusto appartiene alla tradizione orafa toscana. Le incisioni sui dischi d'argento, lasciano intravedere nel tratto a bulino una mano diversa, dal segno fluido, che si distacca anche da altri esempi di calici analoghi della stessa area, cosa che lascerebbe ipotizzare una produzione peculiare del solo smalto traslucido eseguita altrove, per essere in seguito inserito nei castoni del chiodo; o di un artefice (senese?), seconda ipotesi, in forza nella bottega dove venne prodotto il calice di Datticiano, ove l'autore degli altri decori incisi eseguiti sul calice, non raggiunge la stessa qualità. Il calice, come altri tre del MAI, figura negli inventari di Fortunato Pio Castellani (inventari del negozio 1852).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lazio, RM, Roma
bibliografiaFerrari G.( 1906)35, n. 28; Collareta M./ Levi D.( 1983)p. 16
definizionecalice
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzovia delle Quattro Fontane 13
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Germano D.; Funzionario responsabile: Zaccagnini M.; Trascrizione per informatizzazione: Bencini L. (2004); Aggiornamento-revisione: Donati M. (1996), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Barchiesi S. (2006), Refere
anno creazione1990
anno modifica1996; 2006
latitudine41.885661
longitudine12.460953

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