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Opera d'arte di De Boulogne Jean detto Giambologna (1529/ 1608), Susini Antonio (notizie 1578/ 1624), Targioni Cesare (notizie ultimo quarto sec. XVI), a Firenze

L'opera d'arte di De Boulogne Jean detto Giambologna (1529/ 1608), Susini Antonio (notizie 1578/ 1624), Targioni Cesare (notizie ultimo quarto sec. XVI), - codice 09 00129714 di De Boulogne Jean detto Giambologna (1529/ 1608), Susini Antonio (notizie 1578/ 1624), Targioni Cesare (notizie ultimo quarto sec. XVI), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti, sala delle gemme.
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bene culturalerilievo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00129714
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti, sala delle gemme.
datazionesec. XVI ultimo quarto; 1585 - 1587 [bibliografia]
autoreDe Boulogne Jean detto Giambologna (1529/ 1608), Susini Antonio (notizie 1578/ 1624), Targioni Cesare (notizie ultimo quarto sec. XVI),
materia tecnicadiaspro verdeorometallo/ doratura
misuremm, alt. 65, largh. 157,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLunetta con rilievo in oro su fondo di diaspro verde raffigurante Le Imprese di Francesco I: Fondazione di Livorno. Cornice in metallo dorato.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa fondazione del porto di Livorno avvenne nel 1577; sul bozzetto di cera sono riconoscibili navi, fari e fortificazioni. Bozzetto in cera e replica di bronzo nel Museo Nazionale di Firenze. Appartiene ad una serie di otto rilievi (4 rettangolari e 4 lunette) destinati al tempietto concepito dal Buontalenti, che, eseguito tra il 1584 e il 1587, era il centro focale ed ideologico nella Tribuna. I rilievi furono ideati dal Gianbologna, i modelli di cera elaborati da Antonio Susini ed i rilievi d'oro eseguiti da Cesare Targioni. Sette rilievi (con i rispettivi bozzetti di cera e le repliche in bronzo al Museo Nazionale, Firenze) sono stati conservati, vedi Inv. Gemme nn. 817, 818, 819, 820, 821, 822, 823. Dell'ottavo rilievo, Francesco assume la reggenza (11 febbraio 1564), restano solo il bozzetto di cera e la replica di bronzo. Il mobile fu smantellato alla fine del '700 durante il regno del Granduca Pietro Leopoldo e solo i rilievi furono salvati. Cinque (nn. 816-820) furono venduti durante il regno d'Etruria e offerti in acquisto sia nel 1807 che nel 1817 senza esito. Finalmente furono acquistati dal Sig. Gaetano Tartini Silvatici il 22.1.1821 (v. Giornale 1784, p. 197 e Filza della Soprintendenza XLV del 1821, n. 4). I rimanenti due rilievi non furono venduti bensì mandati alla Guardaroba Generale in palazzo Vecchio (v. Inv. del Tesoro 1805, n. 65- A.S.F., Revisioni e Sindacati 70) dove rimasero, con l'ovale di P.za Signoria, sino al 27.9.1823 (v. Giornale 1784, p.214) quando tutti fecero ritorno alla Galleria.
bibliografiaHeikamp E.( 1963); Museo Argenti( 1968)n. 264; Palazzo Vecchio( 1980)p. 230
definizionerilievo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Casarosa M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Morena F. (2006)
anno creazione1978
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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