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Opera d'arte di Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), Brianti Antonio (1739/ 1787), a Parma

L'opera d'arte di Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), Brianti Antonio (1739/ 1787), - codice 08 00001920 di Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), Brianti Antonio (1739/ 1787), si trova nel comune di Parma, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalealtare
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00001920
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Parma
datazionesec. XVIII ; 1764 - 1764 [data]
autoreDella Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), Brianti Antonio (1739/ 1787),
materia tecnicamarmobreccia
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiAlla base mensa dell'altare marmoreo, contenente un'urna, e alto piedritto da cui dipartono due colonne lisce con capitelli ionici dorati. Su di esse poggia un frontone semicircolare spezzato in breccia nera, dove campeggiano due angeli in legno dorato. Alla sommità un tabellone con lo stemma di san Giorgio, sormontato da diadema, è sorretto da angeli in legno a tutto tondo.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl primo altare collocato nel presente nicchione, un tempo dedicato a San Giuseppe, spettava a Giovan Francesco D'Agrate e andò distrutto quando fu sostituito con quello eseguito nel 1608 dallo scultore Giambattista Magnani. L'altare in questione dovette subire notevoli modifiche nel ricevere la pala del Franceschini raffigurante San Giorgio che uccide il drago, successivamente trasferita sull'altare di fronte, e quando furono eseguiti nuovi lavori all'inizio del XVIII secolo. La versione attuale risale all'intervento di Antonio Brianti e di Domenico della Meschina che nel 1764 andarono a trasformare completamente il vecchio altare. Fu lo stesso Brianti ad innestare sull'altare le due sculture raffiguranti la Vergine e l'Umiltà scolpite dal carrarese Francesco Baratta nel 1727-1728, inizialmente collocate sull'altare maggiore. Antonio Brianti, allievo del pittore di decorazioni architettoniche Gaetano Ghidetti e abile scultore, iniziò la collaborazione con la Steccata nel 1762, quando gli venne richiesto di realizzare un nuovo altare da collocare in luogo della porta d'accesso dal piazzale che si voleva chiudere. In seguito, visto il buon esito del lavoro, gli furono commissionati tutti gli altri altari della chiesa con le loro ancone mermoree, compresi quelli delle cappelle minori, per le quali fornì i disegni nel 1772, eseguiti da Domenico della Meschina, tagliapietre, marmorista e scultore attivo a Parma nel corso della seconda metà del XVIII secolo.
bibliografiaDonati P.( 1824)p. 169; Bertoluzzi G.( 1830)p. 177; Ronchini A.( 1863)v. I p. 215; Malaspina C.( 1845)p. 48; Pelicelli N.( 1913)p. 88; Testi L.( 1907)p. 59; Testi L.( 1922)pp. 252-253; Thieme V./ Becker F.( 1907-1950); Lasagni R.( 1999)v. I p. 733; v. II
definizionealtare
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneParma
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Speculati F.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: Casoli C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Nemi S. (200
anno creazione2002
anno modifica2005; 2006

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