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bene culturale | monumento funebre, a edicola centinata, opera isolata, Altare ai Caduti della Prima Guerra mondiale |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 07 00255979 - 0 |
localizzazione | Italia, Liguria, GE, Camoglivia Jacopo Ruffini |
contenitore | cimitero, comunale, Cimitero di Camogli o del Centro, via Jacopo Ruffini, Piana B |
datazione | sec. XX ; 1931 - 1931 [iscrizione; analisi stilistica bibliografia] |
autore | Falconi Luigi (sec. XIX), |
materia tecnica | pietra del Finalemarmo bianco/ levigatura |
misure | largh. 371, prof. 311, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Camogli |
dati analitici | Struttura architettonica composta di due corpi laterali - contenenti in file simmetriche sovrapposte le salme dei Caduti -, raccordati da un arco centrale leggermente arretrato, nel cui fornice è collocato un altare a blocco di forma squadrata recante croce incisa, al quale si accede attraverso i tre gradini situati al centro, nella parte aggettante del basamento. Il monumento, costruito con blocchi di pietra rosa del Finale, culmina con una cornice liscia e copertura piana ed è decorato in alto, in corrispondenza dei corpi laterali, da due tondi di marmo bianco liscio, cui fanno eco le lapidi e la mensa dell'altare.Simboli: croce. |
notizie storico-critiche | Il sacrario si caratterizza per l'austerità delle forme di richiamo classico, e la solidità del materiale - scelto "perché eterna come la pietra sia la gratitudine ai gloriosi Morti"-, le quali riecheggiano, seppure in maniera contenuta, il monumentalismo tipico dell'architettura del periodo fascista, della quale costituisce un particolare esempio. Tale linguaggio, è giustificato dal carattere celebrativo dell'opera, commissionata dal Comune di Camogli al concittadino ing. Luigi Falconi, con l'intento di "dare degna sepoltura alle salme dei Caduti ritornati alla Madre Patria e per onorare la memoria di tutti i Morti in Guerra". L'edicola, datata settembre 1931, è stata inaugurata il 2 novembre dello stesso anno con solenne cerimonia e con una messa (la prima celebrata nel Cimitero), officiata da Mons. Arciprete Pietro Riva protonotario apostolico.Attualmente, il monumento, ha perso l'originaria leggibilità a causa delle infiltrazioni d'acqua e delle chiome degli alberi circostanti che ne mettono in ombra la parte terminale; il danno maggiore è però imputabile alla costruzione in aderenza ad esso di alcune cappelle funebri che occludono quasi interamente il fornice impedendo il passaggio della luce, alterando così i rapporti strutturali e spaziali che caratterizzavano l'opera.Ricordiamo che alI'ingegnere Luigi Falconi si deve il progetto di ampliamento del monastero olivetano di San Prospero realizzato tra il 1937 e il 1939, - anche in questo caso - dall'impresa edile Riccardo Solimano di Camogli. |
committenza | Comune di Camogli |
bibliografia | memoria caduti( 1931)p. 30 |
definizione | monumento funebre, a edicola centinata |
denominazione | Altare ai Caduti della Prima Guerra mondiale |
regione | Liguria |
provincia | Genova |
comune | Camogli |
toponimo | Genovesi (bibliografia) |
indirizzo | via Jacopo Ruffini |
ente schedatore | S21 |
ente competente | S21 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Rossi R.; Funzionario responsabile: Simonetti F.; Trascrizione per informatizzazione: Rossi R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/Baldaro G. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2005 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.355015 |
longitudine | 9.148864 |