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Opera d'arte di Ferrari Donnino (1748/ post 1817), Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), a Colorno

L'opera d'arte di Ferrari Donnino (1748/ post 1817), Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), - codice 08 00141831 di Ferrari Donnino (1748/ post 1817), Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), si trova nel comune di Colorno nella provincia di Parma
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaleportale, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00141831
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Colorno
datazionesec. XVIII ; 1792 - 1792 [documentazione; bibliografia]
autoreFerrari Donnino (1748/ post 1817), Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII),
materia tecnicamarmobronzo/ doratura/ fusione
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiAi due lati dell'altare maggiore sono queste due porte architettoniche in marmo, in forma di frontone classico :timpano cuspidato,colonne scanalate,architrave.Le colonne hanno capitelli ionici e basi in bronzo dorato,come il motivo a greca che decora l'asse dell'architrave e le due teste di cherubini al centro dello stesso.Quasi sugli angoli del timpano poggiano due vasi a forma di anfora in marmo grigio scuro.Nella cornice architettonica descritta si inscrive un arco ,in marmo bianco come il timpano e la lastradi raccordo tra la porta stessa e la parete muraria dell'abside.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'iscrizione riportata che si trova su una delle colonne,precisa e conferma la data del 1792 per queste porte e l'altare cui sono inscindibilmente legate.Sono infatti da attribuirsi(come l'altare secondo la documentazioneriportata dal Bertini,1979,in bibliografia)a progetto dell'architetto allievo del Petitot Donnino Ferrari,e all'esecuzione del marmorino colornese Domenico Della Meschina.Per le parti in bronzo si può ipotizzare l'intervento di altro artigiano locale,non essendo in questo caso proponibile,per la modestia dell'intervento,essenzialmente decorativo,il nome dello scultore Sbravati.Di stampo rigorosamente neoclassico,di un recupero classicista totale e privo di tentennamenti,il Ferrari utilizza anche qui alcuni motivi lessicali assai cari già a Petitot(e da ciò è nata comprensibilmente la difficoltà a distinguere tra il maestro e l'allievo),come ad esempio il fregio a greca,i capitelli ionici,ecc.
bibliografiaFanfoni F.( 1967)p. 44; Bertini G.( 1979)pp. 48-49; Cirillo G./ Godi G.( 1984)p. 224
definizioneportale
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneColorno
ente schedatoreS36 (L. 84/90)
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Viola L.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: Viola L. (1994); Aggiornamento-revisione: Viola L. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ TAI (2006), Referente sci
anno creazione1978
anno modifica1994; 2006

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