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Opera d'arte di Ferrari Donnino (1748/ post 1817), Marchetti Ignazio (1715/ 1800), Poncet Michel (notizie 1752-1793), a Colorno

L'opera d'arte di Ferrari Donnino (1748/ post 1817), Marchetti Ignazio (1715/ 1800), Poncet Michel (notizie 1752-1793), - codice 08 00152853 di Ferrari Donnino (1748/ post 1817), Marchetti Ignazio (1715/ 1800), Poncet Michel (notizie 1752-1793), si trova nel comune di Colorno nella provincia di Parma
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalearmadio da sacrestia, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00152853
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Colorno
datazionesec. XVIII ; 1793 - 1793 [documentazione; bibliografia]
autoreFerrari Donnino (1748/ post 1817), Marchetti Ignazio (1715/ 1800), Poncet Michel (notizie 1752-1793),
materia tecnicalegno di noce/ intaglio
misurealt. 380, largh. 545, prof. 114,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiDue grandi credenzoni collocati sin dalle origini alle pareti laterali della sagrestia,destinati a contenere i paramenti e gli arredi liturgici della chiesa.Sono tuttora in uso e in condizioni piuttosto buone,a parte qualche lieve carenza nel fregio decorativo.A doppio corpo,con la base piuttosto avanzata,e l'alzata a sua volta suddivisa in due corpi di diversa altezza e profondità pure leggermente differente.Ognuno di questi corpi è a suavolta suddiviso in tre comparti a due sportelli(tre ad un solo sportello per il corpo mediano)dalle serrature piuttosto belle in ottone.In alto architrave in aggetto decorato da un doppio motivo geometrico ad intaglio,le paraste e le modanature dei vari scomparti sono sottolineate da fregi con foglie d'acanto,anfore,fiori,ecc. e capitelli di ordine corinzio.Davanti agli armadi stanno due pedane,dello stesso legno,dai bordi arrotondati.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'attribuzione dei due grandi credenzoni al falegname Michel Poncet e ad Ignazio Marchetti si deve al Bertini e alle sue ricerche sul Fondo Computisteria Farnesiana e Borbonica dell'Archivio di Stato di Parma(1979,in bibliografia).Più precisamente,al Marchetti,intagliatore di corte,è da riferire l'apparato decorativo:il fregio,le candelabre,i capitelli ecc.Qualche incertezza invece per quanto riguarda l'attribuzione del progetto,del disegno dell'opera.Malgrado la tradizionale attribuzione degli arredi di S.Liborio al Petitot,le prove(ampiamente indagate dal Bertini,1979,in bibliografia)che documentano l'attività in S.Liborio dell'architetto parmense suo allievo Donnino Ferrari proprio intorno al 1790(cantorie del 1792,ancona del presbiterio del 1792,ecc.)sempre in collaborazione con i falegnami Poncet e Marchetti,possono far attendibilmente ritenere questo architetto l'autore del progetto.Ciò può essere confermato dalla linea e dal gusto decorativo che caratterizzano i due mobili, di un neoclassicismo "tranquillo",di risulta e più consueto rispetto aquello certamente più creativo e innovativo di Petitot.L'attribuzione delprogetto al Ferrari risulta accolta anche da Cirillo/ Godi,1983,in bibliografia.
bibliografiaSantangelo A.( 1934)p. 208; Pellegri M.( 1965)p. 153; Bertini G.( 1979)p. 57; Cirillo G./ Godi G.( 1984)p. 225; Cirillo G./ Godi G.( 1983)p. 202
definizionearmadio da sacrestia
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneColorno
ente schedatoreS36 (L. 84/90)
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Viola L.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: Viola L. (1994); Aggiornamento-revisione: Viola L. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ TAI (2006), Referente sci
anno creazione1983
anno modifica1994; 2006

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