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Opera d'arte di Gatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575), a Parma

L'opera d'arte di Gatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575), - codice 08 00001906 di Gatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575), si trova nel comune di Parma, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledecorazione pittorica
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00001906
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Parma
datazionesec. XVI ; 1560 - 1572 [documentazione]
autoreGatti Bernardino detto Soiaro (1495/ 1575),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiL'interno fu affrescato secondo un piano iconografico mariano preciso e tuttora di non facile né dettagliata decifrazione. Spiccano, oltre al sottarco orientale dipinto da Parmigianino, la cupola con "l'Assunzione di Maria" dipinta da Barnardino Gatti (1560); le dodici scene dal Vecchio Testamento tra gli Apostoli del tamburo e il fregio sotto la cornice (sempre del Gatti e di Lattanzio Gambara, autore degli affreschi delle pareti interne del Duomo).NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNella cupola decorata, dal 1560 al 1572, come nel tamburo, nel fregio e nei pennacchi, dal cremonese Bernardino Gatti, l'imitazione dal Correggio del Duomo, perfino nel soggetto - l'Assunta, gli apostoli sul tamburo ed i putti - è intesa in modo precipuamente barocco, forse dovuto anche alla visione del Pordenone in Santa Maria di Campagna a Piacenza ove del pari il Gatti dipinse. Con questo pittore che ebbe, oltre il figlio, come aiutante nella decorazione della cupola, il fiammingo Bartholomeus Spranger, ammiratore del Parmigianino fin da quando era in patria e che a Roma porta, vicino agli accenti emiliani, toscani e romani di Raffaellino da Reggio, dello Zuccari e del Salviati, quelli fiamminghi, si può dire si inizi il secondo manierismo parmense. La tradizione che ne fa un allievo del Correggio risale al 1584. È menzionato per la prima volta a Pavia nel 1519, poi a Cremona nel 1522, come artista già noto. In seguito i suoi interessi, caratteristici dell'area fra Cremona e Mantova, si volgono al Pordenone e piú in generale ai modi introdottivi da Giulio Romano: vedi ad esempio la Crocifissione (1543-47: Parma, Palazzo Comunale). A Parma, alla fine del 1559 proseguí la decorazione dell'abside e della volta della Steccata, lasciata incompiuta dall'Anselmi (morto 1554-56), che venne terminata solo nel 1572 (cupola). Operò anche a Piacenza (affreschi di Santa Maria di Campagna) e a Cremona (affresco del refettorio di San Pietro al Po, 1552, e Assunzione della Vergine, incompiuta, per il duomo).
bibliografiaSanseverini A.( 1770)v. I p. 101; Ruta C.( 1757)p. 51; Affò I.( 1788)p. 132; Donati P.( 1824)p. 136; Bertoluzzi G.( 1830)pp. 87-88; Ronchini A.( 1863)p. 207; Pelicelli N.( 1913)p. 70; Testi L.( 1922)pp. 157-158, 163-167, 210-211, 219-220; Quintavalle A. C
definizionedecorazione pittorica
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneParma
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Speculati F.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: Casoli C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Nemi S. (200
anno creazione2002
anno modifica2005; 2006

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