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bene culturale | dipinto, ciclo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00305144 - 0 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | chiesa, monastica cistercense, Chiesa di S. Maria, Certosa di S. Lorenzo al Monte, NR (recupero pregresso), cripta, pianerottolo sulle scale di accesso |
datazione | sec. XVII ; 1611 (ca.) - 1611 (ca.) [iscrizione] |
autore | Giuochi Ulisse (1570 ca./ 1631), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | alt. 300, largh. 183, |
condizione giuridica | proprietà Stato, in consegna al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali |
dati analitici | Il ciclo è costituito da due lunette poste sulla parte laterale e quella di fondo del pianerottolo delle scale. I dipinti sono incorniciati da una finta architettura ed hanno un basamento dipinto.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | E' il Bacchi che per primo attribuisce a Ulisse Giuochi (o Ciocchi) da Monte San Savino gli affreschi sulle scale della cripta probabilmente sia per affinità stilistiche con gli affreschi della volta della cappella di San Giuliano della Certosa, sia per la presenza di uno strano monogramma con le lettere UE, col quale spesso l'artista si firmava. L'attribuzione al Ciocchi delle due lunette della Certosa è confermata dalla Chiarelli (in "Certosa del Galluzzo") e dalla Mannini (in "Seicento fiorentino"). Il Ciocchi, originario di Monte San Savino, dove esercitò la sua prima attività di pittore si recò verso il 1605 a Firenze entrando nella bottega di Bernardino Poccetti (cfr. Mannini). Quest'ultimo artista lavorò molto per i monaci della Certosa ed è probabile che abbia reso possibile la commissione degli affreschi delle scale all'allievo come aveva fatto anche in altre occasioni (cfr. la decorazione della Loggia dei Bianchi a Quarto). Il Ciocchi è stilisticamente molto vicino al Poccetti, ma si rende facilmente riconoscibile perchè le sue figure sono esageratamente muscolose e corpolente. In questi affreschi, realizzati nel 1611,il Ciocchi rivela di aver attentamente studiato anche altri artisti fiorentini. La composizione della Resurrezione dipende, infatti, sia dal dipinto con lo stesso soggetto di Santi di Tito conservato in Santa Croce, sia da quello del Cigoli nel Museo di Arezzo. |
bibliografia | Bacchi G.( 1930)p. 89; Certosa Galluzzo( 1982)p. 274; Seicento fiorentino( 1986)v. III p. 59; Vasetti S.( 1991)p. 26 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
toponimo | Galluzzo (frazione) |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vasetti S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1994 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |