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Opera d'arte di Maestro del Trittico di Perugia (notizie seconda metà sec. XVIII), a Perugia

L'opera d'arte di Maestro del Trittico di Perugia (notizie seconda metà sec. XVIII), - codice 10 00017081 - 0 di Maestro del Trittico di Perugia (notizie seconda metà sec. XVIII), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Priori, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, esposto sala 1
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bene culturaletabernacolo, insieme, Trittico Marzolini
tipo schedaOA_2.00
codice univoco10 00017081 - 0
localizzazionePG, PerugiaCorso Vannucci 19 - 06100 Perugia
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Priori, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, esposto sala 1
datazionesec. XIII ; 1270 (ca.) - 1274 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreMaestro del Trittico di Perugia (notizie seconda metà sec. XVIII),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurealt. 215, largh. 190,
condizione giuridicadetenzione Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLa tavola centrale cuspidata è costituita da tre assi, con il mediano di dimensioni maggiori, uniti mediante perni in legno e tre traverse ancorate sul retro; gli sportelli laterali, agganciati mediante perni alla tavola centrale, sono costituiti da un unico asse.Personaggi: Madonna; Gesù bambino; San Francesco; Santa Chiara. Soggetti sacri: storie della natività di Gesù; storie della passione di Cristo.
notizie storico-criticheIl tabernacolo, erroneamente chiamato trittico, pervenne in Galleria dopo il 1910 come deposito del convento di sant'Agnese di Perugia, dove era conservato da almeno un secolo. Non esistono fonti documentarie che possano individuare l'originaria ubicazione, tuttavia, recentemente Scarpellini (1987, pp.138-142; 1994, pp.68-72) ha ritenuto di localizzare il luogo di provenienza del dipinto nella chiesa templare di san Bevignate a Perugia e che il trittico fosse stato realizzato su commissione dei templari (1994, pp.70-71). Sebbene nella letteratura locale tra Ottocento e Novecento non si colga alcuna traccia relativa all'opera in esame (molto probabilmente perché conservata in un monastero di clarisse), fino alla prima apparizione del tabernacolo nella mostra sull'antica arte umbra del 1907 (dove il dipinto figura come proprietà di monsignor Marzolini); tuttavia essa era certamente nota nell'ambiente artistico locale degli ultimi due decenni del XIII secolo, essendo, la Madonna con il Bambino, citata in uno degli affreschi in san Matteo degli Armeni. La conoscenza della cultura mediorientale in particolare armena da parte un pittore occidentale, autore del tabernacolo, potrebbe spiegarsi oltre che con la committenza templare, anche con l'influenza esercitata da alcune miniature presenti nel gruppo più antico dei corali di san Domenico, conservati presso la Biblioteca Augusta di Perugia e databili negli anni settanta (Scarpellini, 1979, p.22 6). Riflessi dell'arte sinaitica vengono colti anche da Pace (1982, pp.245 -269; 1984, p.293; 1986, pp.336-337; 1993, pp.79-81), che punta l'attenzione sulla colonia armena, insediatasi in san Matteo a Perugia fin dall'ottavo decennio del XIII, la quale nel 1279 ricevette in dono numerosi libri dalla Cilicia. Un termine ante quem di datazione è posto da Todini (1982, p p.171, 174, 226; 1982, p.189; 1986, pp.379-380; 1989, p.203) che vede nella Crocifissione miniata nel messale n.8 dell'Archivio capitolare del Duomo di Assisi, datata 1273, precisi riflessi dal cosiddetto Trittico Marzolini. Per quanto riguarda le due figure sulla fronte esterna degli sportelli, le indagini condotte in seguito al recente restauro hanno evidenziato come queste siano state dipinte più tardi e in maniera affrettata (manca l'imprimitura della tela di lino). Del resto già dal semplice confronto stilistico emergeva chiara la minor raffinatezza delle figure, rispetto alle altre parti dell'opera. A tal proposito Scarpellini (1994, pp.71-72) nel tentativo di meglio comprendere le vicende storico-artistiche del tabernacolo, suppone che l'esecuzione di san Francesco e di santa Chiara, risalga al momento del trasferimento del trittico nella chiesa di sant'Agnese, appartenente all'Ordine francescano. D'altro canto proprio nel 1307 i Francescani vennero incaricati da papa Clemente V di arrestare i Templari e di requisirne i beni, è probabile che in quell'occasione l'opera in esame subisse tali modifiche.
altra localizzazioneluogo di provenienza: PG, Perugia; luogo di provenienza: PG, Perugia; luogo di provenienza: PG, Perugia
bibliografiaWeitzmann K.( 1966)pp.82 segg.; Santi F.( 1969)pp.37-38 scheda 14; Fratini C.( 1986)II, p.618; Pace V.( 1993)pp.79-81; Scarpellini P.( 1987)pp.138-143; Scarpellini P.( 1994)pp.68-72; Todini F.( 1989)v.I, p.203; Todini F.( 1986)v.II, p.379; Corrie R. W.( 2
definizionetabernacolo
denominazioneTrittico Marzolini
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
indirizzoCorso Vannucci 19 - 06100 Perugia
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Mercurelli Salari P.; Funzionario responsabile: Garibaldi V.; Trascrizione per informatizzazione: Mercurelli Salari P. (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Sargentini C. (2006);
anno creazione1996
anno modifica2006
latitudine43.111423
longitudine12.388740

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