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bene culturale | portale |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00148567 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PC, Piacenza |
datazione | sec. XV fine; 1492 - 1499 [documentazione; bibliografia] |
autore | Maestro Gregorio (notizie 1492), |
materia tecnica | terracottapietra |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale |
dati analitici | Il portale presenta stipiti di fattura piuttosto semplice, arco decorato da motivi classici a fogliami chiuso da una chiave di volta con putto e fiancheggiato da due tondi con gli stemmi e i nomi dei committenti, fregio della soprastante trabeazine ancora a fogliami; al di sopra è una cimasa con al centro lo stemma della famiglia Scotti affiancato da volute e sfingi e sormontato da coppia di delfini.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Scotti, Posizione: nella cimasa, Descrizione : cfr. foto SBAS PR 49172, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Scotti, Quantità: 2, Posizione: ai lati dell'arco, Descrizione : cfr. foto SBAS PR 49174, |
notizie storico-critiche | Piero Gazzola (1937) pubblicò per primo il testo dell'atto notarile tra il committente Ettore Scotti e tale Mastro Gregorio, datato 1492, per la costruzione del portale, atto custodito nell'Archivio del Collegio. Sempre il Gazzola, avvicinando questo portale a quello di Palazzo Landi per il fasto della decorazione, lo annovera tra i più importanti della città. Trova risonanze nel "gusto archeologizzante comune alle terracotte cremonesi del tempo", nella testa scolpita del fregio a prolungamento delle lesene, che si ispirano, tuttavia,, "a buoni esemplari romani del basso impero". Nel complesso nota una scarsa coerenza stilistica nella mancanza di coesione tra il portale e il coronamento araldico, compensata da un "vivace senso di plasticità carnosa". I motivi dominanti della decorazione, cornucopie, viticci fiori e delfini, sono consueti nell'arte lombarda di questo periodo e si possono ritrovare nei due più significativi edifici del tempo: la Certosa di Pavia e la Cappella Colleoni a Bergamo, in cui sono usati in abbondanza per la decorazione di lesene e pilastri. Il motivo a forti girali dell'acroterio superiore è presente anche nel Monumento Castiglioni a Castiglione Olona e i delfini alla sommità ricordano vagamente certi particolari di lavabi della Certosa di Pavia. Da ciò si deduce che Maetro Gherardo dovesse essere ben addentro alla cultura lombarda del tempo, di cui diede in questo lavoro una rielaborazione formale di notevole qualità ed eleganza. |
bibliografia | Gazzola P.( 1937)pp. 132, 137-138 |
definizione | portale |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Piacenza |
comune | Piacenza |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Fornari M.; Funzionario responsabile: Ceschi Lavagetto P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colla S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Colla S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1981 |
anno modifica | 2006 |