contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, primo mezzanino, sala 1, armadio 8, scaffale C, C86/ II 21A, 326/1 - 8 |
notizie storico-critiche | Il servizio, entro " cassetta foderata e confezionata espressamente" , compare per la prima volta nell'inventario del 1871, dove in apprezzamento dell'alta qualità è definito "bellissimo". Tutti i pezzi recano l'indicazione dell'anno 1801, tranne la caffettiera , datata 1799. La forma cilindrica delle tazze, nata a Sèvres nel 1752 (tasse litron), fece la sua comparsa nella fabbrica viennese negli ultimi anni '80 e, offrendo una superficie particolarmente adatta a ricevere la decorazione dipinta, rimase in produzione fino al 1864. in una lista di prezzi della Manifattiura, non datata ma risalente probabilmente al primo quarto del XIX secolo, questa forma è definita " gleichwett", cioè "grande uguale" ( cfr. W. Neuwirth, Biedermeiertassen. Formen und Dekore am Beispiel des Wiener Porzellans, Munchen - Paris 1982, p. 29). Il manico ad angoli, variante in stile Luigi XVI della originaria voluta, è una caratteristica delle tazze viennesi, molto imitata dalle altre manifatture.Le stesse tipologie riproducono numerosi servizi da colazione, per lo più tete-a-tete o ssolitaire, del periodo sotto la direzione di Sorgenthal ( 1784-1805; si vedano ad esempio la Museo delle Porcellane di Firenze i servizi inv. A.c.e. 1911, nn. 98-100, 241-242, 243-247, 248-249). Gli inventari più antichi documentano l'esistenza a Palazzo Reale di diversi altri servizi di questo genere, venduti tra 1892 -1893 : un tete-a-tete entro cassetta con vassoio ovale festonato e soliti pezzi, decorato a mazzi di fioria grisaille su fondo giallo chiaro (1882, Argenti Vasellame D.C., 995; 1871, Rami Porcellane Cristalli, I, 183); un servizio da tè composto da vassoio ottagonale, 2 tazze con piattino, 2 teiere, decorato con "medaglioni rappresentanti la Musica" (1882, n. 997; 1871. n. 175); un tete-a.tete policromo con vassoio quadrato sagomato e soliti pezzi (1882, n. 999; 1871, n. 177). il decoro è particolarmente accurato e prezioso sia per la delicata gamma cromatica, peculiare della Manifattura di Vienna, sia per la ricchrezza dei motivi in oro dipinto a rilievo. Una tazza dacaffè col piattino al Museo delle Porcellane di Firenze, datati 1799 e 1800 e privi delle sigle degli autori sul verso, hanno identici colori e ornati molto simili ( inv. A.c.e. 1911, n. 83; gfr. scheda SBAS FI redatta da S. Tabakoff, 1973). Sempre a Firenze un solitaire del 1800 presenta strette analogie con questo servizio nelle forme ( il vassoio ovale è siglato anch'esso dal modellatore Kasper Hartmann), ma sopratutto nella decorazione in oro rilevato sul fondo giallo, che Sheila Tabokoff attribuisce a Georg Perl ( inv. A.c.e. 1911, nn. 250-254; cfr. scheda SBAS FI , 1973). Il motivo a pampini godette di particolare favore nel repertorio ornamentale viennese, come dimostrano i numerosi esempi presenti nel Bestellungsbuch della Manifattura, il libro delle ordinazioni che raccoglie disegni originali per la decorazione del vasellame dal 1790 fino a dopo il 1812 ( Osterreichisches Museum fur angewandte Kunst a Vienna, Biblioteca: p. 38, n. 254; p. 51, n. 97; p. 57, nn. 16,19, 20, 22, 23, 24; p. 58, nn. 7, 9, 11). |