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bene culturale | mobile da sacrestia |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00001900 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, Parma |
datazione | sec. XVII ; 1665 - 1670 [documentazione] |
autore | Mascheroni Giovanni Battista (notizie 1665-1690), Rottini Carlo (notizie sec. XVII), Torri Rinaldo (notizie sec. XVII), |
materia tecnica | legno di noce |
misure | alt. 470, largh. 160, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale |
dati analitici | Armadi suddivisi in due piani, di cui l'inferiore più sporgente, adorni di ricchissimi ornati. Il piano superiore ha sulle paraste divisorie bucrani, frutta e fanciulli seduti reggenti la trabeazione sulla quale alcuni putti sorreggono tondi con immagini di Santi alternati a vasi con fiamme e a sculture a tutto tondo. Il piano inferiore è scandito da riquadri, inframmezzati da varie figure, decorati con splendidi mascheroni intagliati. Sulle due porticine minori, a rilievo: L'Annunciazione, L'Incoronazione della Vergine.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La vicenda costruttiva della Sagrestia Nobile della Steccata appare documentata durante la campagna di restauri promossa da Ranuccio II a partire del 5 maggio 1665, data in cui il lombardo Carlo Rottini si diceva disposto a fornire sia un disegno che il modello dell'impresa, ma solamente il 5 luglio dello stesso anno si stipulò l'accordo definitivo. I Fabbricieri della Steccata commissionarono a Giovan Battista Mascheroni o Mascaroni, intagliatore milanese, al suddetto Carlo Rottini ed al parmense Rinaldo Torra, maestri di quadratura, la realizzazione dell'arredo ligneo della nuova sagrestia. Il lavoro fra decisioni, campionature e approvazioni si prolungò per quasi cinque anni con un risultato davvero straordinario per la sorprendente ricchezza d'intagli, eleganza di proporzioni e precisa funzionalità. In questo complesso si sente in modo palese il rapporto con la cultura milanese, del resto provata dalle provenienze degli artisti che vi lavorarono, nel filone della grande tradizione dei maestri lignari della fine del cinquecento e dell'inizio del secolo successivo, soprattutto nell'ordine geometrico degli spazi e nel ritmo compositivo dell'insieme. Particolarmente studiata risulta la fantasia e la varietà decorativa che infonde un senso "scenografico" all'insieme, giocando su diversi elementi e soggetti nella ricerca di uno "stupore visivo" che rinnova completamente il senso di un repertorio al tempo molto diffuso. |
bibliografia | Testi L.( 1922)pp. 184-186, 232; Ghidiglia Quintavalle A.( 1965)p. 23; Bandera L.( 1972)pp. 83-85; Ceschi Lavagetto P.( 1982)pp. 237-238; Cirillo G./ Godi G.( 1983)p. 255; Ceschi Lavagetto P.( 1979)pp. 53-59; Fornari Schianchi L.( 1990)pp. 23-32; Martini |
definizione | mobile da sacrestia |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Parma |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Speculati F.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: Casoli C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Nemi S. (200 |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2005; 2006 |