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Opera d'arte di Motta Raffaellino detto Raffaellino da Reggio (1550/ 1578), a Viterbo

L'opera d'arte di Motta Raffaellino detto Raffaellino da Reggio (1550/ 1578), - codice 12 01220215 - 0 di Motta Raffaellino detto Raffaellino da Reggio (1550/ 1578), si trova nel comune di Viterbo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzina Gambara, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Piano terra, Loggia
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bene culturaledipinto murale, ciclo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01220215 - 0
localizzazioneItalia, Lazio, VT, ViterboVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
contenitorepalazzo, Palazzina Gambara, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Piano terra, Loggia
datazionesec. XVI ; 1575 (ca) - 1579 (ante) [bibliografia]
autoreMotta Raffaellino detto Raffaellino da Reggio (1550/ 1578),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurem, alt. 5, lungh. 17,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
dati analiticiIl ciclo di pitture murali è realizzato in un ampio salone a loggia con volta ribassata. Tre campate coperte a crociera sono intercalate a due campate a botte. Sulle pareti i paesaggi a trompe-l'oeil sono fiancheggiati da coppie di telamoni monocromi, mentre in corrispondenza dei quattro margini dei lati lunghi sono finte statue monocrome in nicchie. La decorazione della volta ruota intorno a quattro riquadri principali di scene mitologiche inscritti in cornici in stucco e circondati da grottesche, paesaggi in riquadri mistilinei ed emblemi del Gambara. All'imposta delle campate voltate a botte, sopra i trompe-l'oeil delle pareti, sono coppie di putti con al centro stemmi in timpani interrotti recanti iscrizioni..STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: emblema, Qualificazione: familiare, Identificazione: Gambara, Posizione: nelle grottesche di volta e lunette; in scudi nella volta; in stucco agli angoli dei riquadri, Descrizione : coppia di gamberi di colore rosso e/o singolo gambero rosso, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: cardinalizio, Identificazione: cardinale Nicolò Ridolfi, Posizione: parete Nord, timpano sopra una veduta del borgo di Bagnaia, Descrizione : inquartato di Medici e di Ridolfi; 1° e 4° d'oro a cinque palle di rosso e una d'azzurro posta in capo e caricata di tre gigli d'oro, disposte in cinta; 2° e 3° d'azzurro al monte di sei cime d'oro, attraversato da una banda di rosso ed accompagnato, nel cantone superiore sinistro, da una corona all'antica d'oro, con infilate due palme, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: cardinalizio, Identificazione: Cardinale Ottaviano Riario, Posizione: parete Nord, timpano sopra una veduta del borgo di Bagnaia, Descrizione : troncato d'azzurro, il primo alla rosa sul secondo, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: cardinalizio, Identificazione: cardinale Ranuccio Farnese, Posizione: parete Sud, timpano sopra la veduta del Palazzo Farnese a Capodimonte, Descrizione : troncato di rosso, il primo alla croce sul secondo d'oro a sei gigli d'azzurro, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: cardinalizio, Identificazione: cardinale Alessandro Farnese, Posizione: parete Sud, timpano sopra la veduta della Villa Farnese di Caprarola, Descrizione : d'oro a sei gigli d'azzurro, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: cardinalizio, Identificazione: cardinale Ippolito II d'Este, Posizione: parete Est, timpano sopra la veduta della Villa d'Este di Tivoli, Descrizione : inquartato d'Este e d'Orleans, 2° e 3° d'azzurro all'aquila d'argento coronata, 1° e 4° d'azzurro ai tre gigli d'oro, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: cardinalizio, Identificazione: Cardinale Giovanni Francesco Gambara, Posizione: parete Ovest, timpano sopra la veduta della Villa Lante di Bagnaia, Descrizione : d'oro a gambero rosso sormontato da aquila imperiale bicefala,
notizie storico-criticheLa creazione del ciclo decorativo è stata riconosciuta dalla critica (Brugnoli in "La villa Lante di Bagnaia",1961; Alessi in "Bollettino d'Arte", 2004) come autonoma attività di Raffaellino da Reggio, pur con ascendenze degli Zuccari. La stessa struttura decorativa è chiaramente ispirata ai dipinti del Palazzo Farnese di Caprarola, secondo quello svolgimento privo di pause, nella sovrabbondante alternanza di scene, figurette, paesaggi, candelabre che trasmette il tipico senso di horror vacui. Il programma iconografico, forse ispirato dallo stesso committente, potrebbe aver visto la partecipazione di Fulvio Orsini, umanista presente a Caprarola presso Alessandro Farnese. Alcune cadute di livello stilistico, come negli errori delle anatomie della "Caduta dei giganti" sono state imputate al concorso della bottega, mentre la mano raffinata di Raffaellino si riconosce in molte parti, come nei putti reggi-stemma dalle calligrafie inconfondibili o nelle cariatidi in terra gialla, ad esempio al fianco del paesaggio di Villa Farnese di Caprarola. La brevità dell'intervallo tra l'intervento a Bagnaia di Raffaellino (ca.1575) e la fine dei lavori di decorazione in vista della visita di papa Gregorio XIII Boncompagni giustificano la necessità del ricorso ad aiuti, tra cui G. Battista Lombardelli, cui il maestro dovette fornire disegni e cartoni. Numerosi sono i paralleli stilistico-formali con le decorazioni della Sala Ducale Vaticana e delle logge, dove Raffaellino lavorò dapprima alle dipendenze di Lorenzo Sabatini e poi alla morte di questi (1576) come capocantiere. Gli scambi e le influenze con i pittori neerlandesi, quali Hans Speckaert, attivi a Roma nel settimo e ottavio decennio, emergono anch'essi nel complesso decorativo della loggia. Argomento a favore di un ruolo decisivo di Raffaellino (morto nel 1578) per l'intera decorazione della Palazzina Gambara è l'interpretazione del termine dei lavori inscritto nel fregio esterno - 1578 - quale riferimento all'insieme delle opere sia architettoniche sia pittoriche, in vista della visita del papa Gregorio XIII (10 settembre 1578). Effettivamente numerosi sono i riferimenti al drago dello stemma Boncompagni, inseriti negli affreschi delle varie stanze. Anche nella Loggia, il simbolo Boncompagni è protagonista di una delle fatiche d'Ercole.
committenzaDe Gambara Giovan Francesco Cardinale (1568-1578)
bibliografiaAlessi A.( 2004); Brugnoli M.V.( 1961)pp.107-119; Salerno A.( 1969); Benocci C.( 2010)
definizionedipinto murale
regioneLazio
provinciaViterbo
comuneViterbo
toponimoBagnaia(frazione ISTAT);
indirizzoVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
ente schedatoreS168
ente competenteS168
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cardinali M.; Funzionario responsabile: Acconci A.; Aggiornamento-revisione: Ciofetta S. (2014), Referente scientifico: Acconci A.;
anno creazione2010
anno modifica2014
latitudine42.427407
longitudine12.154998

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