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Opera d'arte di Palagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877), a Racconigi

L'opera d'arte di Palagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877), - codice 01 00208569 di Palagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877), si trova nel comune di Racconigi nella provincia di Cuneo sita in castello, Castello Reale, via Morosini, 3, primo piano nobile: sala del Ricevimento
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bene culturalepoltrona, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208569
localizzazioneItalia, Piemonte, CN, Racconigivia Morosini, 3
contenitorecastello, Castello Reale, via Morosini, 3, primo piano nobile: sala del Ricevimento
datazionesec. XIX secondo quarto; 1834 - 1834 [analisi stilistica; bibliografia]
autorePalagi Pelagio (1775/ 1860), Capello Gabriele detto Moncalvo (1806/ 1877),
materia tecnicalegno/ intaglio/ doraturaseta/ operata
misurealt. 107, largh. 79, prof. 74,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali
dati analiticiSchienale rettangolare e braccioli. Telaio intagliato e dorato con motivi di palmette, volute e fogliami; i lati anteriori dei braccioli sono decorati da due teste di leoni ruggenti, mentre la traversa superiore dello schienale presenta una maschera d'ispirazione antica. Le due gambe posteriori, leggermente incurvate verso l'esterno, sono a sezione quadrangolare; quelle anteriori presentano una terminazione a zampa di leone. Seduta, braccioli e schienale imbottiti e rivestiti in seta operata verde e beige con fogliami.NR (recupero pregresso)
notizie storico-critichePresso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna esiste un disegno preparatorio che si può facilmente riferire alla poltrona in questione. Questo modello risale alle forme della poltrona da parata create in Francia durante l'Impero; il motivo dei leoni monopodi su cui poggiano i braccioli era già stato studiato dal Palagi ai tempi del suo soggiorno romano, quando aveva copiato un bassorilievo antico con questo soggetto nell'atrio di Palazzo Giustiniani. L'elemento aveva poi trovato larga applicazione nelle opere dedicate agli stili ornamentali, tra cui l'"Opera Ornamentale" di Giuseppe Borsato edita a Venezia nel 1822. Presso lo stesso fondo si conservano anche i disegni della poltrona orientata frontalmente, delle sedie e dei divani. Il mobilio in perfetto stile neoclassico che Palagi disegnò per la sala del Ricevimento di Racconigi richiama - per elementi decorativi ed impostazione - quello che lo stesso architetto bolognese fece realizzare pochi anni dopo da Carlo Ferrero per la sala del trono del Palazzo Reale di Torino: le linee, gli elementi zoomorfi (con particolare utilizzo del leone), i richiami all'antico, le dorature studiate e variate con gusto per la preziosità dei materiali sono tipici della miglior produzione palagiana. Va ricordato che, a partire dal 1832, Palagi progettò i restauri e gli ampliamenti delle redidenze reali, ma studiò ex novo anche tutte le decorazioni, gli arredi, le tappezzerie di questi ambienti.
committenzaCarlo Alberto di Savoia (1834)
bibliografiaGabrielli N.( 1972)pp. 58-59; Colle E.( 1998)pp. 366-369; Bandera Gregori L.( 1976)pp. 177-202
definizionepoltrona
regionePiemonte
provinciaCuneo
comuneRacconigi
indirizzovia Morosini, 3
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Marino L.; Funzionario responsabile: Vitiello R.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine44.768671
longitudine7.676601

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