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Opera d'arte di Ravelli Ignazio (1756/ 1836), Ravelli Luigi (1776/ 1858), a Racconigi

L'opera d'arte di Ravelli Ignazio (1756/ 1836), Ravelli Luigi (1776/ 1858), - codice 01 00208600 di Ravelli Ignazio (1756/ 1836), Ravelli Luigi (1776/ 1858), si trova nel comune di Racconigi nella provincia di Cuneo sita in castello, Castello Reale, via Morosini, 3, primo piano nobile: appartamenti cinesi, appartamento dello Zar, camera da letto
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bene culturalecomodino, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208600
localizzazioneItalia, Piemonte, CN, Racconigivia Morosini, 3
contenitorecastello, Castello Reale, via Morosini, 3, primo piano nobile: appartamenti cinesi, appartamento dello Zar, camera da letto
datazionesec. XVIII fine; 1790 - 1799 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito vercellese(analisi stilistica)
autoreRavelli Ignazio (1756/ 1836), Ravelli Luigi (1776/ 1858),
materia tecnicalegno/ intarsio/ intaglio
misurealt. 85, largh. 40, prof. 30,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali
dati analiticiCorpo di forma pressochè cubica sostenuto da gambe lisce a sezione quadrangolare rastremate verso il basso. Sul lato anteriore si aprono un cassettino ed uno sportello a battente. Sportello, piano e lati sono caratterizzati da una decorazione ad intarsio con vasi e strumenti musicali, mentre lungo i profili si sviluppano candelabre e cascate di foglie.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl confronto con i repertori disponibili, ha messo in luce l'aderenza dell'opera al gusto decorativo neoclassico di fine Settecento e, in particolare, al gusto per l'intarsio figurato con motivi all'antica, realizzato su un mobile dalle linee pure ed essenziali (A. Boidi Sassone - E. Cozzi - M. Griffo - A. Ponte - G. C. Sciolla, Il mobile dell'Ottocento, Novara 1988). Questo tipo di secorazione, caratteristico dell'ambito lombardo, influenzato, in questo periodo, dal gusto per l'intarsio alla maniera del Maggiolini, viene riproposto in Piemonte dagli intagliatori vercellesi Ignazio e Luigi Ravelli, padre e figlio. I due realizzarono una serie di mobili fi fattura neoclassica (cassettoni a mezzaluna, secretaires, tavolini) con preziose tarsie lignee raffiguranti prospettive, rovine, personaggi all'antica raffigurati entro medaglioni, greche o festoni di fiori e frutti. Il confronto con opere di questa bottega databili alla fine del XVIII secolo - in particolare con un tavolino della Palazzina di Caccia di Stupinigi (R. Antonetto, Minusieri ed ebanisti del Piemonte, Chieri 1985, p. 352, fig. 525), rende credibile l'attribuzione dei due comodini in questione alla bottega dei Ravelli. L'altro esemplare della serie ha come numeri di inventario: R 5875 (a pennello giallo) e XR 367 (a pennello azzurro).
bibliografiaMobile dell'Ottocento( 1988)pp. 14-15; Antonetto R.( 1985)pp. 350-353; Viale V.( 1963)Vol. III, pp. 1-27
definizionecomodino
regionePiemonte
provinciaCuneo
comuneRacconigi
indirizzovia Morosini, 3
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Marino L.; Funzionario responsabile: Vitiello R.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine44.768671
longitudine7.676601

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