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bene culturale | fontana monumentale, Fontana di Venere e Adone |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 15 00068318 |
localizzazione | Italia, Campania, CE, Casertavia Douhet, 2 |
contenitore | reggia, Reggia di Caserta, via Douhet, 2, Museo della Reggia di Caserta, Parco |
datazione | sec. XVIII ; 1784 - 1789 [documentazione] |
autore | Salomone Gaetano (notizie 1757-1789 ca.), |
materia tecnica | marmo di Carrara/ scultura |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali/ SBAAAS CE |
dati analitici | Fontana raffigurante al centro una donna vestita e seduta che stringe il braccio e la spalla di un giovane il quale, in piedi, la guarda sorridente tenendo la mano destra alzata. Dietro di loro e a lato alcuni putti scherzano mentre a destra si vede un cinghiale e più avanti una ninfa semistraiata in atto di voltarsi. Sulla sinistra della fontana invece si può notare una coppia di ninfe seminude con le braccia alzate in posizione alternata.L'intera composizione è sistemata lungo un paesaggio di finte rocce variamente distribuite. Una piccola cascata antistante il gruppo completa la fontana, di vasca rettangolare.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Subito dopo la fontana di Cerere, si trova questa rappresentante VENERE E ADONE. Il Patturelli in proposito riporta:" La lunghezza di questa fontana è di palmi 914 e di larghezza 66 e 1/2 ed è decorata nella fine colla atatua di Venere, che inutilmente si sforza di distogliere Adone dalla caccia, con varie ninfe, vari puttini con cani, e con un grande 'cinghiale', che figura Marte. "Il gruppo è opera di Gaetano Salamone, così come sottolinea il Chierici:" Nel parco le fontane erono già compiute (1787-1789). Quella dei Delfini è forse opera di G. Salomone, al quale si bebbono pure le altre due di Cerere e di Venere e Adone...". Lo stesso Chierici successivamente, giudica in modo assi critico l'insieme:" Le figure sono modellate con brio ma il complesso è slegato e l'acqua che irrompe da larghe bocche appare del tutto estranea al soggetto". Intale contesto risulta interessante la nota della Maderna, che tende a sottolineare l'aspetto non solo qualitativo dell'opera ma anche il contesto all'interno del quale è sorta: "L'interpretazione del mito, ancora tutta rococò, testimonia quanto tenacemente fosse attiva, sullo scorcio del secolo XVIII, la tradizione locale napoletana, dalla quale gli artisti attivi a Caserta difficilmente riescono a prendere le distanze, per affrontare coscientemente gli indirizzi neoclassici". In una nota del 1784, risulta che "D. Gaetano Salomone fa inteso a Vostra Eccellenz come si trova scolpendo in marmo di Carrara la favola di Adone per il Real Stradone e a terminato due colombi di marmo, due putti e un cane, un grosso cinghiale e una naiade...". |
bibliografia | Fagiolo dell'Arco M.( 1963); Patturelli F.( 1826); Caroselli M.R.( 1968); Izzo L.( 1970); Chierici G.( 1937); Nicolini L.( 1911) |
definizione | fontana monumentale |
denominazione | Fontana di Venere e Adone |
regione | Campania |
provincia | Caserta |
comune | Caserta |
indirizzo | via Douhet, 2 |
ente schedatore | S81 |
ente competente | S81 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Spalvieri F.; Funzionario responsabile: Marinelli C.; Trascrizione per informatizzazione: AERPAST/ Aprile A. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Aprile A. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1987 |
anno modifica | 2005 |
latitudine | 41.072296 |
longitudine | 14.327013 |