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bene culturale | lampada pensile, serie |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00405774 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, Parma |
datazione | sec. XIX ; 1831 - 1831 [iscrizione] |
autore | Sanini Gaetano (1782/ notizie fino al 1866), |
materia tecnica | argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale |
dati analitici | La lampada maggiore, realizzata con parti assemblate ad incastro o per mezzo di viti e madreviti a croce, presenta coppa sagomata con fascia centrale recante cartigli con iscrizioni, affiancati da foglie a voluta e tulipani; inferiormente sono corolle di foglie d'acanto e terminazione a sfera, superiormente un giro di baccellature; l'imboccatura presenta anch'essa un ornato a foglie. Sui manici a ricciolo si innestano le catene di sopensione a maglie ovali, con piattello di raccordo segnato da baccellature. La lampada piccola presenta una foggia ed una decorazione analoga con lievi differenze (terminazione a pigna, catene a maglie romboidali).NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: punzone, Qualificazione: argentiere, Identificazione: Sanini Gaetano, Posizione: nelle coppe e nelle catene di sospensione, Descrizione : GS in contorno rombioidale, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: bollo, Qualificazione: garanzia, Identificazione: Zecca di Parma, Posizione: nelle coppe e nelle catene di sopensione, Descrizione : A aquila bicipite A, |
notizie storico-critiche | Le lampade sono opera di Gaetano Sanini, argentiere parmense titolare di una bottega assai attiva nel corrispondere commissioni sia in città che nel contado, di carattere sacro ma anche profano. Sanini divenne, probabilemente dagli inizi del secolo, argentiere di fiducia dell'Ordine Costantiniano, come risulta dagli inventari del primo Ottocento in cui egli figura come pesatore ufficiale dell'argenteria, succedendo in tale ruolo a Maurizio Vighi. Al marchio dell'argentiere si associano, negli oggetti in esame, i bolli di controllo della Zecca di Parma. La serie delle lampade, che comprendeva originariamente un secondo esemplare piccolo oggi perduto, fu acquistata a spese della Gran Cancelleria dell'Ordine, come si deduce sia dall'iscrizione sulla coppa sia dall'inventario del 1830, aggiornato in epoca successiva. Sanini rivela nelle lampade come negli altri suoi lavori, scelte formali e decorative sobrie, proprie del gusto neoclassico: forme rigorose non prive di eleganza sono arricchite dai tipici motivi ornamentali a perlinatura, baccellature, girali affrontati, corone d'alloro, mai esuberanti, ma piuttosto equilibratamente accostati a nitide e lucide superfici. |
bibliografia | Cattani R.( 1991)pp. 98-99; Tesori Steccata( 2002)pp. 39-40 |
definizione | lampada pensile |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Parma |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Cattani R.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Cattani R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cattani R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1991 |
anno modifica | 2006 |