notizie storico-critiche | Nel 1924 fu bandito dal Comune di Cosenza il primo concorso, aperto a tutti gli artisti italiani, per la realizzazione del monumento ai caduti della città, la cui costruzione era prevista nella parete esterna del Castello (Brutium, A. III (1924), n. 4, p. 4). Nello stesso anno risulta che i bozzetti presentati per il concorso furono 6 (Britium A. III (1924), n. 8, p. 4). Nel 1925 venne però bandito un secondo concorso, che prevedeva la costruzione del monumento, non più presso il Castello, ma in una piazza della città (Brutium, a. IV (1925), n. 5, p. 4). Sempre nel 1925, lo scultore Ermanno Germanò, collocò nel portico del Liceo di Cosenza, un suo monumento realizzato per onorare gli studenti caduti per la Patria (Brutium A. IV (1925), n. 5, p. 4), che subì molte critiche. L’attuale monumento ai caduti presente nella città di Cosenza, fu realizzato tra il 1935 e il 1936 e inaugurato il 24 maggio del 1936, alla presenza del Principe di Piemonte Umberto di Savoia. L'opera fu progettata dall'architetto di Palmi Nino Bagalà e scolpita dallo scultore Clemente Spampinato. Sul monumento sono riportate numerose iscrizioni che ricordano, sulla stele, i nomi dei caduti per la Patria, mentre nelle lapidi poste sulla base, i testi di importati documenti legati alla Grande Guerra: il proclama del re Vittorio Emanuele alle truppe combattenti, del 24 maggio 1914; la parte finale del “Bollettino della Vittoria”, del 4 novembre 1918, che rappresenta il documento ufficiale con cui il generale Diaz, comandante supremo dell'Esercito Italiano, annunciò la vittoria dell'Italia e la disfatta nemica nella prima guerra mondiale; e alcune frasi tratte dai discorsi di Mussolini. Riferimenti Bibliografici: L. Palmieri, Cosenza e le sue famiglie attraverso testi, atti e manoscritti, Tomo I, Cosenza, Pellegrini Editore, 1999, p. 60; Enciclopedia dei comuni della Calabria, con guida storico-turistica, a cura di Donatella Guido, Vol. I, Provincia di Cosenza, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2002, p. 49. |