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bene culturale | decorazione plastico-architettonica |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00056602 |
localizzazione | Italia, Toscana, PI, CalciNR (recupero pregresso) |
contenitore | monastero, certosino, Certosa Monumentale, NR (recupero pregresso), Museo Nazionale della Certosa di Calci, Cappella del Rosario |
datazione | sec. XVIII ; 1700 - 1799 [NR (recupero pregresso)] |
autore | Stassi Niccola (notizie dal 1769/ 1794), Casini Bartolomeo (notizie dal 1780), |
materia tecnica | stucco/ doratura/ pittura |
misure | alt. 1140, largh. 660, prof. 650, |
condizione giuridica | proprietà Stato, NR (recupero pregresso) |
dati analitici | La cappella rettangolare è coperta con volta a botte con unghie in corrispondenza delle quali si aprono 6 finestre. Vi si accedde dalla cappella di S. Bruno e per essa si entra nel corridoio delle cappelle. Delle quattro porte che si aprono a coppie sui lati corti, due sono finte. La volta poggia su mensole a cornice sorretta da coppie di pilastrini scanalati con capitelli ionici arricchiti da ghirlande di rose dorate. In questo tema architettonico si inseriscono rilievi sulle porte, pendoni e frontoni, intorno agli affreschi e sulla volta, cornici per definire con più efficacia la decorazione a fresco simulante incassi e rilievi.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La cappella, ampliandone una preesistente del sec. XIV, fu eseguita nelle attuali dimensioni dal pisano Niccola Stassi tra il 1769 e il 1783. Vi lavorarono Bartolomeo Casini stuccatore, i fratelli Borgioni Francesco e Gaspero ornatisti fiorentini, Amerigo Servolini, Bernardino Caneggi, Goffredo Marcacci riquadratori, Giuseppe Maria Terreni pittore livornese, Pompeo Franchi marmoraro, Francesco Lambardi scultore in legno. G. Piombanti, La Certosa di Pisa, 1884, p. 140 e A. Manghi, La Certosa di Pisa, 1911, pp. 189, 190. ricordano che di una cappellina sacra alla vergine del rosario si ha notizia da un rescritto del P. Generale dei Domenicani, concernente la facoltà di istituirvi la congregazione del rosario ed era situata nella foresteria attigua alla chiesa ed oggi dedicata all'annunciazione della vergine. Nel piano di ristrutturazione ed ampliamento del convento, promossa dal Pr. Maggi fu destinata al rosario una più ampia cappella e già nel 1783 il Terreni poteva ricavarne le misure per preparare i disegni per la decorazione a fresco. Gli stucchi ad elementi architettonici, di Bartolomeo Casini, valorizzando e sottolineando le caratteristiche architettoniche dell'ambiente, creano un ritmo studiato in funzione delle decorazioni ad affresco del Terreni e dei suoi collaboratori. Dall'osservazione delle disposizioni e scelte di tali decorazioni si ha la conferma che la progettazione fu unitaria e le differenti tecniche applicate una in funzione delle altre. Riferisce infatti il Manghi che le ricevute e i contratti conservati nell'archivio del convento, relativi agli artisti che lavorarono a quella cappella, sono pressochè sincroni. Si trattò dunque di un lavoro di equipe che si intende nell'osservare il perfetto accordo tra spazi, colori, rilievi reali e illusivi. |
bibliografia | Manghi A.( 1911)pp. 189, 190; Piombanti G.( 1884)p. 140 |
definizione | decorazione plastico-architettonica |
regione | Toscana |
provincia | Pisa |
comune | Calci |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Lolli Redini G.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Trascrizione per informatizzazione: Selis M. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Selis M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1976 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 42.205924 |
longitudine | 12.423642 |