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bene culturale | ancona |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00001909 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, Parma |
datazione | sec. XVIII ; 1751 - 1753 [documentazione] |
autore | Trivelloni Giovanni (/ 1758), Bossi Carlo (1737/ 1798), Della Meschina Domenico (notizie seconda metà sec. XVIII), Della Meschina Andrea (notizie sec. XVIII), Barbieri Domenico (1705/ notizie fino al 1790), Lottici Maurizio (1684/ 1759), |
materia tecnica | marmobreccialegnostucco |
misure | alt. 740, largh. 320, prof. 130, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale |
dati analitici | Due colonne tortili in breccia rossa con capitelli compositi di legno argentato sorreggono una trabeazione in marmo e due angeli in stucco su volute. Le colonne includono l'affresco della Madonna della Steccata intorno al quale sono volute e angeli in legno argentato. La parte superiore è in stucco simulante marmo.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Già all'inizio del XVII secolo fu chiesto un progetto a Giovan Battista Magnani per un nuovo altare da dedicarsi alla Madonna della Steccata che andasse a sostituire quello ormai considerato superato del D'Agrate, databile al 1537 circa. Anche sotto Ranuccio II si pensò di realizzare un'opera più sontuosa e fu chiesto un parere a Giacomo Monti, il quale ormai prossimo alla morte non riuscì a portare a termine il progetto. Fu il duca Francesco Farnese a prendere definitivamente in mano la situazione, incaricando Mauro Oddi di studiare e meditare sui progetti degli architetti romani Felice Del Lino e Carlo Fontana per eseguire l'altare. Fra il 1696 e il 1697 Oddi realizzò il progetto definitivo dell'ancona, un piccolo modello dell'opera ed una grande ossatura in legno che permettesse di mostrare in loco i risultati del suo lavoro. Oddi però morì poco dopo, nel 1702, senza aver ancora concluso l'opera ed inizialmente si pensò di chiedere l'intervento di Ferdinando Galli Bibiena, di cui ci rimane il progetto conservato presso l'Archivio dell'Ordine Costantiniano, che comunque non fu mai realizzato. I lavori si bloccarono per un certo periodo di tempo e fu chiesto un parere anche all'architetto romano, ma attivo a Milano, Giovanni Ruggeri, il quale propose di chiudere la porta a sud e di collocare l'altare maggiore nel nicchione orientale, come effettivamente avverrà. L'opera attuale risale alla definitiva realizzazione affidata a Maurizio Lottici nel 1751, il quale portò a termine il lavoro con la collaborazione di Giovanni Trivelloni (colonne tortili e contropilastri), di Domenico barbieri (capitelli in lastra d'argento) e di Carlo Bossi (stucchi, poi sostituiti dal marmo da Domenico e Andrea della Meschina). L'ancona risulta compiuta l'8 agosto 1753. |
bibliografia | Ronchini A.( 1863)p. 214; Testi L.( 1922)pp. 103-104, 107, 223; Adorni B.( 1982)pp. 72-75, 80-83; Cattani R.( 1991)p. 70; Mordacci A.( 1997); Lasagni R.( 1999)p. 239 |
definizione | ancona |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Parma |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Speculati F.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Nemi S. (2006); Aggiornamento-revisione: Casoli C. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Nemi S. (200 |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2005; 2006 |