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bene culturale | altare, altare Pazzi (di Sant'Antonio Abate) |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00283033 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazza S. Croce |
contenitore | chiesa, basilica francescana conventuale, Chiesa di S. Croce, chiesa e convento di S. Croce, piazza S. Croce, navata destra, quinto altare |
datazione | sec. XVI ; 1574 - 1578 [bibliografia] |
ambito culturale | bottega fiorentina, esecuzione(analisi stilistica) |
autore | Vasari Giorgio (1511/ 1574), Francesco da Sangallo detto Margotta (1494/ 1576), |
materia tecnica | pietra serena/ scultura/ doratura |
misure | m., alt. 10, largh. 6, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) |
dati analitici | Pedana a due gradini; colonne: base, corpo liscio, capitelli corinzi; lesene: base, corpo liscio, capitelli corinzi; intradosso decorato, trabeazione,frontone centinato, mensa con colonnine a balaustrino, cornici.Araldica: scudi. Oggetti: festoni. Frutti. Simboli: (San Bernardino) trigramma cristologico entro sole raggiato. Decorazioni: modanature; ovoli; dardi; dentelli; rosette; cherubino.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Pazzi, Quantità: 2, Posizione: sull'architrave, Descrizione : d'azzurro ai due delfini addossati d'oro accompagnati da cinque crocette incrociate e fitte dello stesso, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: emblema, Qualificazione: religioso, Identificazione: San Bernardino, Posizione: sul frontone, Descrizione : IHS entro sole raggiato e fiamme, |
notizie storico-critiche | In seguito alle disposizioni dettate dal Concilio di Trento, su commissione del duca Cosimo I de' Medici che ambiva al titolo granducale, il cui conferimento e' papale, fu elaborato da Giorgio Vasari un progetto di ristrutturazione delle due maggiori chiese conventuali fiorentine, S. Maria Novella e S. Croce. Quest'ultima si presentava allora, nel 1566, nella sua struttura originaria: a meta' chiesa sorgeva un tramezzo, costituito da muro e cancellate, che separava la parte accessibile ai laici da quella riservata ai frati. Il tramezzo, oltre a svolgere questa funzione, serviva da appoggio alle diverse cappelle che via via erano state costruite dalle maggiori famiglie del Quartiere, generalmente insieme alla sepoltura del committente capostipite e della sua famiglia. All'interno della zona riservata ai frati sorgeva il coro ligneo, rettangolare, nel quale trovavano posto i frati per assistere alle funzioni religiose. Alle pareti delle navate si appoggiavano altri altari privati, decorati con affreschi che seguivano, come tema di raffigurazione, i Misteri della Passione di Cristo. Vasari, per prima cosa, fece rimuovere tramezzo e coro, rendendo unitario lo spazio interno della chiesa, in seguito rimosse gli altari delle navate, ne coprì la decorazione ad affresco -nel caso di opere di alta qualità staccò la pittura e il muro di sostegno- infine riedificò una serie di altari, molto più esigua della precedente, secondo un progetto unitario che desse alla chiesa un aspetto ordinato. Quanto al progetto per gli altari, che Vasari si attribuisce nelle 'Vite', alcuni documenti recentemente pubblicati dalla Hall, allargano a Francesco da San Gallo, direttore dei lavori in chiesa, la sua esecuzione e applicazione. La studiosa ha inoltre identificato, fra i disegni della collezione di Giorgio Vasari il Giovane, il progetto di mano del San Gallo per uno degli altari della basilica, quello della famiglia Biffoli, a conferma della attendibilità dei documenti trovati. Per le pale degli altari, Vasari seguì lo stesso programma iconografico del ciclo precedente, i Misteri della Passione di Cristo, destinando all'esecuzione dei dipinti i pittori dell'Accademia del Disegno, attivi con lui in molte altre opere di commissione medicea, quali la decorazione di Palazzo Vecchio e l'esecuzione dei pannelli dello Studiolo di Francesco I. Il patronato degli altari fu, nella maggior parte dei casi, assegnato alle famiglie che avevano già avuto un altare nelle navate o sul tramezzo, le quali davanti all'altare a loro allogato posero la sepoltura di famiglia. L'altare Pazzi fu commissinato da Alamanno Pazi in un codicillo del testamento, redatto il 21 febbraio 1574 (1573 secondo lo stile fiorentino). Dopo due anni, come riporta la Hall dai documenti del Convento per la riscossione delle quote, la cappella era ancora in costruzione. Il 16 febbraio 1579 (1578 stile fiorentino), Girolamo Pazzi, figlio di Averardo, deposito' 300 fiorini al Monte di Pieta', come si usava fare all'acquisto di una cappella. Il luogo dove fu costruita la cappella Pazzi era precedentemente occupata dalla cappella della famiglia della Foresta. E' probabile che i Pazzi dovessero avere,anziche'questa, la terza cappella e, all'altare una pala raffigurante l' Ecce Homo dipinta dal Vasari, come risulta da una lista di pitture, annotate da Vasari stesso sul retro di una lettera del 1568. |
committenza | Pazzi Alamanno (1574) |
bibliografia | Richa G.( 1754-1762)v. I pp. 98, 99; Moisé F.( 1845)p. 140; Vasari G.( 1878-1885)v. VII p. 711; Mencherini S.( 1929)p. 29 n. 10, p. 42 n. 10; Literarische nachlass( 1923-1940)v. VII pp. 407; Kirchen Florenz( 1940-1954)v. I p. 551; Hall M. B.( 1973)pp. 204 |
definizione | altare |
denominazione | altare Pazzi (di Sant'Antonio Abate) |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazza S. Croce |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Alfonsi M. S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello T./ Rosseuau B./ Romagnoli G. (1999), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Rensi A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1999; 2006 |
latitudine | 43.768963 |
longitudine | 11.260609 |