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bene culturale | dipinto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00281609 - 0 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, scala di collegamento fra la sala di Leone X e il Quartiere degli Elementi, prima rampa |
datazione | sec. XVI ; 1556 - 1558 [documentazione] |
autore | Vasari Giorgio (1511/ 1574), Marchetti Marco detto Marco da Faenza (1526 ca./ 1588), Van der Straet Jan detto Giovanni Stradano (1523/ 1605), Mechini Francesco detto Covato (notizie seconda metà sec. XVI), Matteo di Niccolò Veneziano (notizie 1556-1558), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a tempera/ pittura a frescostucco |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze |
dati analitici | Soffitto dipinto.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La scala d'accesso dal quartiere di Leone X a quello degli Elementi fu riaperta nel 1909 durante la prima fase dei lavori di ripristino dei quartieri monumentali di Palazzo Vecchio curati da Alfredo Lensi. La decorazione della scala, eseguita su progetto del Vasari, era già iniziata nell'aprile del 1556 quando lo stesso Vasari informa il duca Cosimo che "la scala grande s'è cominciata a dipigniere et lavorar di stucho, et caminiamo talmente con l'opera che comparisce assai, ancor che in molti luoghi si faccia". Dal marzo all'ottobre 1558 sono documentati pagamenti allo scalpellino Francesco di Gerardo Mechini per i manufatti lapidei e da una lettera dell'aretino a Cosimo del 12 maggio dello stesso anno sappiamo che le "scale principali et le segrete" sono "finite a fatto". L'esecuzione dell'apparato decorativo della prima rampa di scale è per il Cecchi da ascriversi interamente all'intervento di Marco da Faenza. Entro cornici in stucco sono illustrate le "imprese" di Cosimo e la vivacità inventiva già manifestata dal Marchetti nelle grottesche si anima nel finto pergolato nella volte a botte vicino la sala di Leone X ed in quelli delle volticelle dei pianerottoli a metà della scala. Lo scenografico affresco nella parete con "i fuochi" e le feste di San Giovanni è dello Stradano. Sono da riferire a Matteo di Niccolò Veneziano, al tempo attivo in altre imprese decorative nel palazzo assieme al Vasari, le raffinate riquadrature a stucco. |
bibliografia | Vasari G.( 1878-1885)v. VIII, p. 698; Lensi Orlandi G.( 1977)p. 148; Muccini U./ Cecchi A.( 1991)pp. 90-96; Cecchi A.( 1995)p. 73 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Protesti A.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1998; 1999; 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |