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bene culturale | calice, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00017851 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Chieri |
datazione | sec. XVIII ; 1733 (post) - 1753 (ante) [punzone; analisi stilistica] |
ambito culturale | bottega piemontese(analisi stilistica) |
materia tecnica | argento/ fusione/ punzonatura/ doratura/ sbalzo |
misure | alt. 22, diam. 12.5, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Piede a sezione circolare con doppio gradino, liscio. Fusto percorso da un nodo a vaso e da due altri, circolari, appiattiti, in corrispondenza delle estremità. Sottocoppa liscio. Interno del calice dorato.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: punzone, Qualificazione: saggiatore, Identificazione: Regno di Sardegna/ Zecca di Torino/ Giovanni Damodè, Posizione: piede/ interno, Descrizione : stemma di Savoia semplice coronato/ affiancato dalle inziali G e D, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: punzone, Qualificazione: argentiere, Identificazione: Regno di Sardegna, Posizione: piede/ interno, Descrizione : cervo sormontato da corona chiusa, |
notizie storico-critiche | Il calice è fornito di patena in argento di cui la scheda cartacea non restituisce alcuna altra informazione. Il calice presenta, all'interno del piede, il marchio di assaggio di Giovanni Damodè, riconoscibile per la presenza delle iniziali G e D ai lati dello stemma di Savoia semplice coronato, in uso nel Regno di Sardegna sino al 1793. Il Damodè fu mastro orefice argentiere e, dal 1733 al 1753, assaggiatore della Zecca di Torino, cfr. A. Bargoni, Argenti, in V. Viale (a cura di), Mostra del Barocco Piemontese, catalogo della mostra, Torino, 1963, p. 7, fig. A-5; A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 25, tav. I, 3. Il punzone dell'argentiere con un cervo di profilo incoronato non è stato identificato. Sia il marchio di assaggio che il punzone dell'argentiere compaiono anche sulla pisside conservata nella sacrestia della cappella dell'Istituto. Il calice, pertanto, dalla forma molto semplice che denota un uso quotidiano, è databile al secondo quarto del XVIII secolo. |
bibliografia | Bargoni A.( 1963)p. 7; Bargoni A.( 1976)p. 25 |
definizione | calice |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Chieri |
ente schedatore | R01 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Guala P.; Funzionario responsabile: di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2006 |