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bene culturale | lapide tombale, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00019511 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Carmagnola |
datazione | sec. XVII inizio; 1607 (post) - 1607 (ante) [data] |
ambito culturale | bottega piemontese(analisi stilistica) |
materia tecnica | marmo/ scultura/ incisione/ pittura |
misure | alt. 90, largh. 90, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Lapide di forma quadrata, profilata da cornice, costituita da quattro elementi rettangolari al cui interno sono scolpite iscrizioni su una riga. E'infissa nel pavimento. Nella porzione centrale è incisio lo stemma della famiglia. Quest'ultimo e le lettere sono ripassati in nero.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Zoelli, Posizione: al centro, Descrizione : Intero campo: un unicorno rampante con due stelle a sei punte ai lati/ entro cartiglio/ fregiato da due rami di palma/ cimato da corona baronale, |
notizie storico-critiche | Un solo accenno alla famiglia Zoelli è stato rintracciato in R. Menochio, Memorie storiche della città di Carmagnola, Carmagnola, 1963, p. 191, "In seguito agli editti del 4 Dicembre 1613 e 23 Maggio 1687 ottantaquattro famiglie di Carmagnola presentavano le loro armi gentilizie ottenute o per concessione sovrana o per antichissima consuetudine, e furono miniate da Teodoro Pagano R. Blasonatore. Sul finire del secolo scorso vennero distrutte le miniature e non rimangono ora che le descrizione appartenenti alle famiglie [...]". Nel testo del Menocchio segue una elencazione di ottantadue nomi di famiglie nella quale è incluso anche quello della famiglia Zoelli. Gli editti ai quali viene fatto riferimento sono una conseguenza degli avvenimenti storici del periodo. Le guerre che avevano travagliato il ducato di Savoia per tutto il Seicento avevano determinato un consistente esborso di denaro dalle casse dello stato e il duca Vittorio Amedeo II, alla fine del XVII secolo, nella necessità di ottenere denaro, fece procedere, dapprima, ad una revisione dei titoli nobiliari e dei relativi blasoni, stabilendo una tassa per le nuove concessioni, e poi, in opposizione alle convenzioni del trattato di Lione, infeudò con titoli marchionali, comitali, baronali e signorili quasi tutte le terre dello Stato sabaudo in cambio di consistenti pagamenti. Inoltre il Menochio (p. 261) fa menzione di Pietro Zoelli, medico di fama nel XVI secolo. Anche il di lui figlio, Ludovico, fu medico assai stimato. Primo presidente della Camera dei conti di Torino, fu accusato di grave colpa, ma, riconosciuto innocente, fu creato primo presidente del magistrato straordinario. Si fa anche menzione, nell'elenco dei prepositi della Collegiata, di I dignità, negli anni 1613-1630, di un Giulio Cesare Zoelli di Carmagnola, dottore d'ambo le leggi e di un Pietro Giacomo Zoelli. |
bibliografia | Menochio R.( 1936)pp. 191, 261 |
definizione | lapide tombale |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Carmagnola |
ente schedatore | R01 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Osella M.; Funzionario responsabile: di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2006 |