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bene culturale | pentola, frammento |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00020964 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Novalesaborgata S. Pietro, 4 |
contenitore | chiesa, abbaziale benedettina, Chiesa dei SS. Pietro e Andrea, borgata S. Pietro, 4, Museo. |
datazione | secc. XVI/ XVII ; 1500 (post) - 1699 (ante) [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | bottega piemontese(analisi stilistica) |
materia tecnica | ceramica/ ingobbio/ modellatura al tornio |
condizione giuridica | proprietà Stato, NR (recupero pregresso) |
dati analitici | L'oggetto si presenta scomposto in sette frammenti, costitutivi di parete e orlo (NA 78 I 14) ingrossato ed appiattito in ceramica ad impasto discretamente depurato di colore arancio rosato con inclusi litici di piccole dimensioni di colore bianco-grigiastro. Esterno privo di rivestimento con colature di ingubbio sotto l'orlo ed in tracce sulle pareti (NA 78 I 13 e NA 78 I 10). Segni di bruciature sull'orlo (NA 78 I 14). Ingubbiatura giallo crema piuttosto screpolata stesa sulle superfici interne e sull'orlo.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | I frammenti in esame sono stati rinvenuti durante lo scavo condotto dall'Istituto di Archeologia dell'Università di Torino, diretto dalla prof.ssa G. Wataghin Cantino, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per il Piemonte, la Soprintentendenza ai Beni Culturali del Piemonte, la Soprintendenza per i Beni Culturali della Regione Valle d'Aosta e la comunità benedettina, che si è svolto nell'agosto 1978 all'interno della chiesa abbaziale. Lo scavo dell'area I (seconda cappella a destra entrando) ha interessato parte dell'area già intaccata da scavi abusivi precedenti (anteriori al 1975). I frammenti provengono da uno strato composto da terra mista a pietre piccole e medie, numerosi frammenti di intonaco, laterizi e cocciopesto. Si tratta di uno strato di riempimento del cavo di fondazione del pilastro settecentesco. I frammenti di parete e l'orlo di ceramica ingubbiata sono probabilmente pertinenti alla stessa forma, una pentola da fuoco, o, più genericamente, un contenitore realizzato al tornio veloce. La forma, già usata nella protostoria e nell'antichità, continua con pochissime variazioni a rimanere in uso durante il medioevo e il tardo medioevo e costituisce, nel periodo in esame, il tipo di recipiente più diffuso nelle economie povere. E' difficile poter stabilire un'evoluzione cronologica, dal momento che si tratta di tipi di produzione regionale o locale per i quali mancano confronti sicuramente datati. In generale si veda: G. Wataghin Cantino, Prima campagna di scavo nella chiesa dei SS. Pietro e Andrea nell'Abbazia di Novalesa. Rapporto preliminare, in "Archeologia Medievale", 1979, VI, pp. 289-317; T. Mannoni, Notizie e problemi sui reperti mobiliari dell'Abbazia della Novalesa, in "Nuove scoperte alla Novalesa", Torino, 1979, pp. 69-71. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, TO, Novalesa |
bibliografia | Wataghin Cantino G.( 1979)V. VI, pp. 289-317; Mannoni T.( 1979)pp. 69-71 |
definizione | pentola |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Novalesa |
toponimo | San Pietro (frazione) |
indirizzo | borgata S. Pietro, 4 |
ente schedatore | R01 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pantò G.; Funzionario responsabile: di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.179235 |
longitudine | 7.008153 |