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bene culturale | piatto, frammento |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00021038 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Novalesaborgata S. Pietro, 4 |
contenitore | chiesa, abbaziale benedettina, Chiesa dei SS. Pietro e Andrea, borgata S. Pietro, 4, Museo. |
datazione | sec. XVI ; 1500 (post) - 1599 (ante) [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | bottega padana(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | ceramica/ modellatura al tornio/ ingobbio/ graffito/ invetriatura |
misure | alt. 5.8, largh. 23, prof. 0.7, |
condizione giuridica | proprietà Stato, NR (recupero pregresso) |
dati analitici | Parte di piatto con base piana e fondo ribassato, larga tesa con piccolo orlo, in ceramica ad impasto discretamente depurato con piccoli inclusi bianchi e granuli di chamotte rosa. Ingubbiatura di colore giallo paglierino sotto una vetrina debolmente lucida e piuttosto scrostata. Nel cavetto è graffito un uccello ad ali spiegate, stilizzato. Baccellatura sulla tesa con sottostante decorazione a festone con incisioni parellele diagonali. Graffito debolmente inciso sottolineato da pennellate di colore verde ramina. L'assemblaggio dei tre frammenti è stato eseguito con collante reversibile.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Ceramica rinvenuta fortuitamente probabilmente in una fossa di scarico localizzata lungo il margine del corpo di fabbrica al limite sud dell'Abbazia, durante i lavori di sistemazione dell'esterno (1975). La ceramica è stata recuperata dai padri nel corso dei lavori. Il frammento di piatto presenta sia la sagoma che i motivi decorativi tipici della produzione della ceramica graffita padana ed in particolare dell'area orientale. Il motivo a baccellature sulla tesa, si ritrova in esemplari prodotti a Legnago (cfr. M. Fioroni, La ceramica di Legnago, Faenza, 1962, p. 22), a Venezia (cfr. L. Conton, Le antiche ceramiche veneziane scoperte nella laguna, Venezia, 1940), mentre l'uccello graffito nel cavetto è tipico della produzione ferrarese, ripreso anche da Bologna ed in altri centri (cfr. G. L. Reggi, La ceramica graffita in Emilia Romagna, Modena,). Decorazioni zomorfe si ritrovano anche nella produzione lombarda, cfr. C. Baroni, Ceramiche italiane minori del Castello Sforzesco, Milano, 1934. In generale si veda: G. Wataghin Cantino, Prima campagna di scavo nella chiesa dei SS. Pietro e Andrea nell'Abbazia di Novalesa. Rapporto preliminare, in "Archeologia Medievale", 1979, VI, pp. 289-317; T. Mannoni, Notizie e problemi sui reperti mobiliari dell'Abbazia della Novalesa, in "Nuove scoperte alla Novalesa", Torino, 1979, pp. 69-71. L'operazione di assemblaggio dei frammenti è stata eseguita da padre Daniele Mazzucco della comunità benedettina di Novalesa in epoca imprecisata. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, TO, Novalesa |
bibliografia | Baroni C.( 1934); Conton L.( 1940); Fioroni M.( 1962)p. 22; Reggi G. L.( 1971); Wataghin Cantino G.( 1979)V. VI, pp. 289-317; Mannoni T.( 1979)pp. 69-71 |
definizione | piatto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Novalesa |
toponimo | San Pietro (frazione) |
indirizzo | borgata S. Pietro, 4 |
ente schedatore | R01 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pantò G.; Funzionario responsabile: di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.179235 |
longitudine | 7.008153 |