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bene culturale | tazza, frammento |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00021357 |
localizzazione | Italia, Piemonte, VC, Trinovia Garibaldi, 2 |
contenitore | palazzo, museo, via Garibaldi, 2, Museo Civico G. A. Irico |
datazione | sec. XVI ; 1500 (post) - 1599 (ante) [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | bottega padana(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | ceramica/ ingobbio/ modellatura al tornio/ sgraffio a punta/ pittura/ invetriatura |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Provincia di Vercelli |
dati analitici | I primi tre frammenti sono più facilmente integrabili e costituiscono parte del bordo e del cavetto di tazze emisferiche con bordo lievemente ingrossato ed introflesso, apode a fondo piano. Gli ultimi due frammenti costituiscono parte del fondo del cavetto di tazze dello stesso tipo. Gli impasti, assolutamente omogenei, sono piuttosto depurati, di color giallo pallido e rosa chiaro, con inclusi di chamotte e piccoli vacuoli. La vetrina trasparente, di color crema, appare molto densa e brillante per i primi due frammenti, più assorbita per i rimanenti. Essa, al pari dell'ingobbio bianco, oltre al cavetto, ricopre per ca. 2 centimetri dal bordo, l'esterno della parete; caratterista, questa, comune a tutto il tipo. La decorazione si compone di bande verticali all'interno del cavetto e svolazzi ondulati sino alla banda orizzontale che accompagna l'orlo. Nel centro del cavetto tracce del fiorellino corsivo tipico di questa produzione. Pennellate di ramina e ferraccia, variamente diluite, sottolineano alternativamente le bande verticali e il fiorellino; solo ramina viene impiegata per le bande orizzontali.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | I frammenti provengono dall'area del campo giochi dell'attuale oratorio parrocchiale di Trino, in zona occupata nel tardo Medioevo probabilmente dalla bottega di un vasaio ed ora compresa tra il corso Italia e via Irico. La ceramica è frutto di un recupero non stratigrafico, in occasione di un recente lavoro di sterro; il deposito sembra riferirsi alla zona di scarico di una fornace. I cinque frammenti rientrano in un tipo che comprende una ventina di fondi, oltre a numerosi bordi ad esso riconducibili. Si tratta di una produzione comprendente unicamente tazze apode facilmente distinguibili per impasti, forme, decorazioni e corsività di esecuzione; esse costituiscono per la zona un primo e importante ritrovamento base alla pari delle tazze con piede a disco del tipo precedente. I confronti più immediati sono con l'area lombarda e particolarmente pavese (cfr. S. Nepoti, Le ceramiche postmedievali rinvenute negli scavi della Torre Civica di Pavia, in "Archeologia Medievale", 1978, V, pp. 171-218). Una produzione analoga è nota in Liguria come "graffita tarda" (cfr. T. Mannoni, La ceramica medievale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, pp. 82-85); in questo caso i motivi floreali sono pure molto stilizzati e dipinti sommariamente a ramina e ferraccia. Ulteriore bibliografia di confronto in C. Baroni, Ceramiche italiane minori del Castello Sforzesco, Milano, 1934. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, VC, Trino |
bibliografia | Baroni C.( 1934); Mannoni T.( 1975)pp. 82-85; Nepoti S.( 1978)V. V, pp. 171-218 |
definizione | tazza |
regione | Piemonte |
provincia | Vercelli |
comune | Trino |
indirizzo | via Garibaldi, 2 |
ente schedatore | R01 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Negro Ponzi M.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.193684 |
longitudine | 8.298320 |