Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte a Vercelli

L'opera d'arte recipiente, frammento - codice 01 00023704 si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Casa Alciati, via Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Magazzino.
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalerecipiente, frammento
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00023704
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Vercellivia Verdi, 30
contenitorepalazzo, Casa Alciati, via Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Magazzino.
datazionesecc. XV/ XVI ; 1400 - 1599 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega padana(analisi stilistica)
materia tecnicaceramica/ invetriatura/ graffito/ ingobbio/ pittura
condizione giuridicaproprietà mista pubblica/privata, Fondazione Istituto di Belle Arti e Museo Leone
dati analiticiIl gruppo delle graffite a ramina e ferraccia è assai cospicuo all'interno dei reperti vercellesi. Esso comprende essenzialmente forme aperte, ovvero scodelle, tazze, presenti sia in forma tronco-conica che emisferica, e bacini; sembrano mancare i piatti. Iimpasti omogenei, di colore variabile dall'arancio spento all'arancio vivo con rari inclusi quarzosi e micacei e tracce di ferro. L'ingobbio è bianco, la vetrina di colore giallino od incolore, per lo più sottile e lucente. Ingobbio e vetrina sono distribuiti, salvo rare eccezioni, solo all'interno degli oggetti, mentre la decorazione è completata da pennellate in giallo ramina e verde ferraccia distribuiite liberamente. N. 15: frammento di tazza tronco-conica ricoperto di vetrina molto sottile e lucente, decorata con linee fini disposte parallelamente lungo il bordo. N. 16: frammento doi orlo di coppetta, con bordo lievemente stroflesso, decorata con tre linee che sottolineano il bordo stesso. N. 17: frammento analogo al precedente. N. 18: coppetta emisferica ingobbiata e invetriata sia all'interno che all'esterno. decorata con due linee incise lungo il bordo esterno. CONTINUA IN CAMPO OSS.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheStabile angolo N-E di piazza Cavour, cantina, N. 15: unità 15, fase VI; N. 16: unità 70, fase VI; N. 17: unità 34, fase VI; N. 18: unità 25, fase VI; N. 19: unità 18, fase VI; N. 20: FS, fuori strato; N. 25: unità 25, fase VI; N. 29: unità 71, fase VI; N. 30: unità 33, fase VI; N. 32: unità 70, fase VI. I frammenti sono stati rinvenuti nel corso dello scavo condotta dall'Istituto di Archeologia dell'Università di Torino e diretto dalla Dott.ssa Negro Ponzi Mancini, sul sito della cantina dello stabile al n. 10 di Piazza Cavour di Vercelli. La giacitura, in uno strato di riempimento assai tardo, contenente materiali compresi fra la fine del XV e il XIX secolo, malgrado una netta preponderanza di reperti cinquecenteschi, non autorizza un'attribuzione cronologica precisa. Estremamente ampio il discorso relativo alla ceramica graffita a ramina e ferraccia, essendo note le produzioni emiliano-romagnole (V. FERRARI, La graffita ferrarese, Ferrara 1960) e veneta (G. B. SIVIERO, catalogo dellamostra della ceramica graffita veneta, del XIV - XV - XVI secolo, Rovigo 1965). Per quanto riguarda il Piemonte, la data dell'introduzione della tecnica è tuttora assai problematica e dubitiamo che, allo stato attuale degli studi, si possa risalire altre il XV secolo. I frammenti vercellesi trovano il confronto più immediato nei materiali della torre Civica di Pavia (S. NEPOTI, Le ceramiche post-medievali rinvenute negli scavi della Torre Civica di Pavia, in "Archeologia medievale", Firenze 1978, pp. 90-92), la cui datazione su basi stratigrafiche è compresa fra la fine del XV e il XVII secolo. I nostri reperti trovano inoltre confronti in frammenti della discarica di ceramiche tardo e post-medievali rinvenute a Trino Vercellese (G. DONATO, L. VASCHETTA, Le ceramiche, in Inventario trinese. Fonti e documenti figurativi, catalogo della mostra, Trino 1980, pp. 81-85); in particolar modo il nl. 25 è analogqa ad una tazza apoda conservata al Museo Leone (V. Viale, scheda man. inv. n. 4), tazza rinvenuta in Piazza M. D'Azeglio a Vercelli. Inoltre i nn. 29 e 30 sono identici ad altre due scodelle, sempre del Museo Leone (inv. 7 e 17); in quest'ultimo si sono rinvenuti numerossisimi scarti di fornace, che testimoniano la produzione locale della ceramica graffita a Vercelli sul finire del XV secolo (Torino, Istituto di Archeologia, L. VASCHETTI, Problemi di stratigrafia urbana: un saggio nel centro storico di Vercelli, pp. 191-205).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, VC, Vercelli
bibliografiaFerrari V.( 1960); Siviero G. B.( 1965); Nepoti S.( 1978)pp. 90-92; Donato G./ Vaschetti L.( 1980)pp. 81-85
definizionerecipiente
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
indirizzovia Verdi, 30
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vaschetti L.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1980
anno modifica2007
latitudine45.326892
longitudine8.422343

oppure puoi cercare...