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bene culturale | ciotola, frammento |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00023787 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, NovalesaBorgata S. Pietro, 4 |
contenitore | abbazia, benedettina, Chiesa dei SS. Pietro e Andrea, Borgata S. Pietro, 4, Museo dell'abbazia. |
datazione | secc. XVI/ XVII fine/inizio; 1590 - 1610 [analisi stilistica] |
ambito culturale | bottega padana(analisi stilistica) |
materia tecnica | ceramica/ ingobbio/ invetriatura |
misure | alt. 5.6, diam. 16, sp. 0.4 |
condizione giuridica | proprietà Stato, NR (recupero pregresso) |
dati analitici | Ciotola frammentaria con orlo leggermente estroflesso, piede a disco concavo. Ceramica a impasto ben depurato duro, di colore rosa pallido tendente al giallino con rari e piccoli inclusi bruni. Superficie interna con ingobbiatura color avorio coperta da vetrina parzialmente scrostata color lionato, giallo intenso con variegazioni (maculazioni) color marrone bruciato. Sul fondo all'interno si notano le impronte lasciate dalle zampe di gallo, sostegni posti tra una ciotola e l'altra in cottura. Esterno privo di rivestimento con colature di ingobbio e vetrina.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | I frammenti che compongono la ciotola sono stati recuperati sporadicamente all'interno dell'area dell'abbazia dai Padri Benedettini, in epoca posteriore al 1975. Si tratta di una ciotola sferoidale con piede a disco e orlo leggermente estroflesso in ceramica con maculazioni in colore "lionato". Le ceramiche maculate e marmorizzate sono presenti in tutta l'area padana e anche al di fuori di questa in età postmedievale. Presenti anche in diverse località del Mediterraneo e dell'Europa. Si tratta di un tipo di decorazione ottenuta con colature di colore sull'ingobbio bianco (a imitazione delle pietre ornamentali nei tipi marmorati). Le ceramiche maculate (o marmorate) sono nelle produzioni dell'area padana spesso in monocromia blu o verde e spesso con maculazioni anche all'esterno. Problematica è l'individuazione dei maggior centri di produzione. Nessun confronto è possibile fra la ciotola di Novalesa e i ritrovamenti lombardi, anche se le forme non si differenziano molto nelle varie zone di produzione (BARONI C., Ceramiche italiane minori del Castello Sforzesco, Milano 1934; NEPOTI S., Le ceramiche postmedievali rinvenute negli scavi nella Torre Civica di Pavia, in Archeologia Medievale, 1979, n. V, pp. 180-182; MANNONI T., Notizia e problemi sui reperti mobiliari dell'abbazia della Novalesa, in Nuove scoperte alla Novalesa, Torino 1979, pp. 69-71). Di sagoma uguale, ma di maggiore dimensione, un tipo rinvenuto negli scavi liguri (MANNONI T., La ceramica medievale a Genova e nella Liguria, Genova 1975, p. 71, fig. 62). I frammenti sono stati assemblati mediante collante reversibile da padre Daniele Mazzucco in epoca imprecisata, posteriore al 1975. |
altra localizzazione | luogo di reperimento: Piemonte, TO, Novalesa, NOVALESA |
bibliografia | Mannoni T.( 1979)pp. 69-71; Nepoti S.( 1979)n. V pp. 180-182; Mannoni T.( 1975)p. 71; Baroni C.( 1934) |
definizione | ciotola |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Novalesa |
toponimo | San Pietro (frazione) |
indirizzo | Borgata S. Pietro, 4 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pantò G.; Funzionario responsabile: di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Brunetti V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Brunetti V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1980 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.179235 |
longitudine | 7.008153 |