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bene culturale | piatto, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00028003 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, museo, Palazzo Madama, NR (recupero pregresso), Museo Civico d'Arte Antica, deposito ceramiche armadio 36 |
datazione | sec. XVIII ; 1740 - 1740 [data] |
ambito culturale | bottega piemontese, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | ceramica/ ingobbio/ invetriatura/ sgraffio a punta/ sgraffio a stecca/ pittura |
misure | cm., alt. 1.5, diam. 31.3, sp. 1 |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Città di Torino |
dati analitici | Tondo apodo a base piana, basso cavetto, all'esterno decorazione costituita da cordonatura plastica digitata. All'interno ingubbio biancastro vetrina parzialmente cavillata S 2,5 Y 8/4 "giallo pallido". Esterno privo di rivestimento.Motivo decorativo graffito a punta e a stecca, parzialmente a fondo ribassato, con armi del re di Sardegna, dipinto in verde ramina e giallo ferraccia, con bruno manganese. Impasto resistente S 2,5 YR 5/8 "rosso".NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Re di Sardegna, Posizione: in centro, Descrizione : scudo mistilineo pluripartito coronato tra due leoni rampanti e affrontati, |
notizie storico-critiche | Questo piatto appartiene ad un gruppo di ceramiche non proveniente da scavi ma facente parte di doni e acquisti del Museo Civico può essere sicuramente datato nel corso del XVIII secolo. La decorazione è in questo caso ispirato all'arma del Re di Sardegna quale figura di editti e manifesti. La forma dello scudo sembra ricorrere da Carlo Emanuele III in poi ed è nuovamente documentata nel 1814; dopo tale data l'arma cambia del tutto. Confronti sono possibili con editti del '700, anche se i tenenti (leoni), i cannoni, le aste cambiano spesso disposizione. La data in parte abrasa si potrebbe completare in 1740, come è confermato dalla scritta che è di tipo settecentesco. Si può tentare di sciogliere l'iscrizione in questo modo: QUE(STA ARMA) E' D(I) S(UA) S(OVRANA) M(AESTA) FAT(TO) IN M(città? Mondovì?) N(EL) F(ORNO? FABBRICA?) DI CL(AUDIO? CLEMENTE?) G(cognome?). Il piatto se pur di piacevole effetto decorativo rivela la sua appartenenza ad un ambito periferico per le semplificazioni del disegno e per le incomprensioni del soggetto copista: si veda ad esempio la trasformazione del medaglione dell'Ordine dell'Annunciata in un tondo con due figure femminili. Si veda M. CORTELAZZO, L. MURER, G. PANTO', L. VASCHETTI,S. PETTENATI, La ceramica di scavo in Palazzo Madama in AA. VV., Torino nel basso medioevo: castello, uomini, oggetti, catalogo della mostra, Torino, 1982, p. 243, n. 139. |
bibliografia | Aa. Vv.( 1982)p. 243 |
definizione | piatto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pantò G.; Funzionario responsabile: Di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: Comoglio S. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Comoglio S. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1982 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.071707 |
longitudine | 7.678011 |