notizie storico-critiche | La documentazione fotografica dell'oggetto (fotografo Giacomo Gallarate, contratto del 20 dicembre 1983 presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, Torino), che lo riproduce nella sua struttura e collocazione originaria, non corrisponde più alle condizioni attuali. L'armadio faceva parte del piccolo nucleo di oggetti rimasti in chiesa (cfr. SBAS TO, schede NCTN 01/ 00038012, 01/ 00038013, 01/ 00038014, 01/ 00038015, 01/ 00038016, 01/ 00038017, 01/ 00038018, 01/ 00038019, 01/ 00038020) dopo il trasferimento degli oggetti mobili presso la parrocchia di S. Maria dei Canali (1983), cui ci si vide costretti date le ormai drammatiche condizioni di degrado e insicurezza dei locali, già in parte spogliati dal furto dell'aprile 1983. Nel 1984 il Comune di Tortona iniziava le trattative di acquisto della chiesa e dei locali annessi con un progetto di restauro e riuso che consentirebbe di salvare l'intero complesso da un sicuro e generalizzato decadimento. A questo seguiva purtroppo la decisione, non concordata con la Soprintendenza di Torino (si veda in proposito la lettera del 28 ottobre 1985, Prot. 6313, indirizzata dalla dott.sa Spantigati al Sindaco di Torino), di trasferire gli armadi delle sagrestie nel magazzino della scuola elementare Primo Circolo, dove si trovano attualmente. Gli oggetti, parzialmente smembrati per il trasporto (eseguito dai falegnami Franco Ferrari e Renato Sabatino su ordine dell'ingegnere capo del Comune nel luglio del 1985) sono stati accatastati in un sotterraneo le cui condizioni non consentono in questo momento di procedere ad altri controlli che qualche rapida nota inventariale. Le schede del 1985 relative a questo nucleo devono quindi forzatamente attingere agli scarni appunti da me compilati al momento della campagna fotografica, in attesa che una più consona e agibile sistemazione renda possibile un'osservazione puntuale e ravvicinata delle loro caratteristiche tecniche e costruttive, in vista, ove fosse necessario, di future revisioni. Le proporzioni semplici e severe, la sobrietà della decorazione dei pannelli, sono elementi caratteristici della produzione secentesca locale. Un confronto possibile è con un altro armadio a due ante della stessa sagrestia (cfr. SBAS TO, scheda NCTN 01/00038017), che rivela però una pesantezza di linea e di proporzioni che contrasta con gli esiti più eleganti e sottili di questo pezzo, ravvisabili nel leggero gioco di piani delle geometrie che decorano le ante, nella piccola modanatura di coronamento, nel maggiore slancio complessivo dell'insieme. Dati, questi, che potrebbero essere assunti come indizi di una datazione leggermente più tarda, forse agli inizi del Settecento, come sembra suggerire anche l'andamento fortemente ansato dello zoccolo destro (quello sinistro è di rifacimento). |