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bene culturale | zuppiera, elemento d'insieme |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00039503 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, Cantina, sottoscala Ormea, inv. C86/339 |
datazione | sec. XIX metà; 1850 - 1850 [analisi stilistica; documentazione] |
ambito culturale | manifattura francese, esecuzione(analisi stilistica) |
materia tecnica | porcellana/ modellatura/ pittura |
misure | mm., alt. 167, largh. 215, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Corpo della zuppiera a forma di cavolo con cipolla in luogo del pomolo. Policromia naturalisticaNR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | L'uso di mascherare la funzione di una zuppiera con forma vegetali diverse, più spesso cavoli, sovente alludenti al cibo da contenere, è caratteristico della manifattura di Strasburgo alla metà del Settecento. Queste piccole e poco attardate meraviglie, che rivelano un persistente interesse per i trompe-l'oeil, sono però originate in area tedesca, nella fabbrica di Hoechst, fondata nel 1746, ed altresì d'origine tedesca era il modellatore di Strasburgo Jean Guillaume Lanz, specializzato nella forma di oggetti fitomorfi (H.P. FOUREST, J. GIACOMOTTI, L'oeuvre de faienciers français du XVIe à la fin du XVIIIe siècle, Paris 1966, p. 243). Questo genere di zuppiera era prevalentemente prodotto in maiolica, a Strasburgo (ibid., p. 242; J. BASTIAN, La faience et la porcelaine de Strasbourg, Rennes 1982, pp. 16-17), come a Sceaux e Marsiglia; in Italia, in primo luogo a Nove, nel periodo Baccin (pezzi nel Museo Civico di Torino e nel veneziano Museo Correr, cit. in G. LORENZETTI, Maioliche venete del Settecento, Venezia 1939, p. 58, tav. XLII, fig. 149 e in O. FERRARI, G. SCAVIZZI, Maioliche italiane del Seicento e SEttecento, Milano 1965, p. 93; e al Museo Stibbert, in G. CANTELLI, Il Museo Stibbert a Firenze, Milano 1974, p. 160, nn. 1815, 1826, ill. n. 337) e a Milano, sempre nella seconda metà del Settecento, nella manifattura di Felice Clerici (al Museo Civico di Torino; O. FERRARI, G. SCAVIZZI, Maioliche, cit. p. 109). Il tipo di materiale utilizzato per la nostra zuppiera - porcellana dura con compatta copertura vetrosa - esclude una datazione anteriore all'Ottocento, nonostante l'oggetto sia così strettamente legato al secolo precedente. Partendo da questa constatazione, è possibile avanzare in via dubitativa un'attribuzione del pezzo ad una manifattura francese nel pieno della stagione revivalistica neosettecentesca, alla metà del XIX secolo. |
bibliografia | Fourest H.P./ Giacomotti J.( 1966)p. 243; Lorenzetti G.( 1939)p. 58; Ferrari O./ Scavizzi G.( 1965)p. 93; Cantelli G.( 1974)p. 160 |
definizione | zuppiera |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazzetta Reale |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Corrado F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Trascrizione per informatizzazione: Fratini M. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Severino M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1986 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.072658 |
longitudine | 7.686346 |