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bene culturale | vaso, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00046738 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile, Galleria d'arte: parete sinistra |
datazione | sec. XIX prima metà; 1800 - 1849 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito italiano(analisi stilistica) |
materia tecnica | alabastro/ scultura |
misure | alt. 98, diam. 17, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Il vaso è circondato al centro ed alla base da fasce di fogliette d'acanto. Il corpo dell'oggetto si sviluppa da due corolle di foglie rivolte verso il basso. Nella zona concava sono scolpiti motivi ornamentali fitomorfi, un'aquila e figure mostruose; sulla zona convessa sono incisi dei mazzi floreali. L'apertura è circondata da foglie volte verso il basso e da una corona di perline. La base del vaso è costituita da un capitello rovesciato.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il vaso in alabastro databile al primo Ottocento poggia su un capitello in marmo rovesciato coevo (inv. 1964 nn. 194, 228). L'opera proviene dalle collezioni dei Duchi di Genova, come risulta dall'etichetta apposta all'interno del vaso: <>, riscontrata nel 1990 da V. Assandria e ora non più visibile. Nel "Catalogo di quadri ed oggetti d'arte esistenti nel R. Castello di Agliè....", redatto nel 1855 dal pittore Francesco Sampietro, il vaso descritto come opera <>, risulta collocato al primo piano nobile, nella Galleria del Teatro. Nel 1876 l'<> è ancora registrato nella Galleria del Teatro al n. 99 dell'"Inventario Generale del Ducal castello..." così come nel 1908. L'opera si trova ancora nella Galleria ora detta "Galleria d'Arte", ambiente destinato fin dall'origine ad accogliere la quadreria dei San Martino. L'introduzione dei dipinti e delle sculture avvenne per esplicita volontà di Maria Cristina, vedova del re e ad opera del successivo proprietario, Ferdinando, dopo la sua morte nel 1849. L'attuale allestimento risale al secondo dopoguerra ed è dovuto ad Umberto Chierici, soprintendente ai Monumenti del Piemonte (cfr. Biancolini D./ Gabrielli E. a cura di, Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni, Torino 2001, p. 41). |
bibliografia | Biancolini D./ Gabrielli E.( 2001)pp. 41, 92 n. 163 |
definizione | vaso |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Assandria V.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Trascrizione per informatizzazione: Manchinu P. (2002); Aggiornamento-revisione: Manchinu P. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2002; 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |