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Opera d'arte a Torino

L'opera d'arte sedia, serie - codice 01 00198956 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo, manica sud, prima stanza dalla scala a chiocciola (stanza ad uso sala da pranzo)
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bene culturalesedia, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00198956
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoStrada Basilica di Superga, 73
contenitoreconvento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, piano primo, manica sud, prima stanza dalla scala a chiocciola (stanza ad uso sala da pranzo)
datazionesec. XIX primo quarto; 1800 (post) - 1824 (ante) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturaleproduzione piemontese, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicalegno di noce/ intaglioseta/ velluto liscio o tagliatoseta/ damascometallo
misurealt. 89.5, largh. 42.5, lungh. 48,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiSchienale rettangolare imbottito terminante con cornice leggermente sporgente. Fascia liscia con piccole rosette di metallo applicate in corrispondenza del raccordo con le gambe; seduta imbottita; gambe liscie diritte quelle anteriori, le posteriori a sciabola. Rivestimento in velluto liscio di colore giallo, eccetto che per un elemento della serie che ne presenta uno in seta damascata gialla con motivo a foglie e ramoscelli di fiori su fondo a piccole goccie.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLe dodici sedie, facenti parte dei mobili di "Dotazione della Corona", pur presentando la medesima fattura, provengono, secondo quanto indicato nell'inventario del 1910, da diversi ambienti del fabbricato attiguo alla Basilica: sei erano collocate al primo piano nella Foresteria n. 60, altre cinque dal salotto del Prefetto e l'ultima era collocata nella Foresteria n. 69 al secondo piano. Nell'inventario del 1965, invece, sono state rintracciate solo le sei già collocate nel salotto. Non si sono conservati i rivestimenti originali in "seta color verde operata a fiori bianchi" del primo gruppo, ma, almeno in una si è conservato quello in damasco giallo del secondo insieme. La foggia, geometrizzante ed elegante, ed il colore chiaro del legno permettono di collocare la serie nella produzione intorno agli anni venti del secolo, nell'ambito del cosiddetto "stile restaurazione" (Wannenes G. Mobili d'Italia. L'Ottocento, Milano, 1987, p. 130; AA.VV. Il Mobile dell'Ottocento, Novara, 1997, p. 26; Cera M.- Melegati L. Il mobile italiano dell'Ottocento, Vicenza 1997, pp. 24-25). Il modello era ancora in uso oltre la metà del secolo, data la sua funzionalità e versatilità, come testimonia un'incisione di Guido Gonin rafigurante lo studio di Camillo Cavour nel palazzo torinese (Brosio V. Ambienti italiani dell'Ottocento, Milano, 1963, p. 17)
bibliografiaBrosio V.( 1963)p. 17; Wannenes G.( 1987)p. 130; Il mobile dell'Ottocento( 1997)p. 26; Cera M./ Melegati L.( 1997)pp. 24-25
definizionesedia
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
toponimoSuperga (frazione)
indirizzoStrada Basilica di Superga, 73
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Ciliento B.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pivotto P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2001
anno modifica2007
latitudine45.078413
longitudine7.771648

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