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Opera d'arte a Torino

L'opera d'arte vaso, opera isolata - codice 01 00201719 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano I, 46, Galleria adiacente alla Cappella della Sindone
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bene culturalevaso, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00201719
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale
contenitorereggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano I, 46, Galleria adiacente alla Cappella della Sindone
datazionesec. XVI seconda metà; 1550 - 1599 [bibliografia] ;
ambito culturalemanifattura torinese(bibliografia)
materia tecnicabronzo/ fusione
misurealt. 99, largh. 73, prof. 49, diam. 49,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl vaso ha alte anse modellate a forma di teste di drago, rifinite nei punti di attacco da mascheroni. Sulle superfici frontali spicca lo stemma coronato dei Savoia, partito dai gigli di Francia e circondato dal collare dell'ordine della Santissima Annunziata. Sopra gli stemmi compaiono le medaglie coi profili di Carlo V e Filippo II. Foglie a palmetta decorano sia il bordo auperiore del vaso, sia il basamento.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Savoia; famiglia reale di Francia, Quantità: 2, Posizione: superfici frontali, Descrizione : Stemma ovale coronato partito: al primo armi dei Savoia, al secondo gigli di Francia,
notizie storico-criticheCome puntualmente registra Vesme, diversi studiosi, tra cui Casalis, Claretta, Rovere attribuiscono a Simone Boucheron (a Torino dal 1659 al 1681, al servizio di Carlo Emanuele II come scultore in bronzo e Capo delle Fonderie del Regio Arsenale), la fabbricazione dei vasi, mentre nega recisamente la validità di questa proposta Angelucci. Secondo lo studioso, i manufatti bronzei, che nessun documento collega al nome di Boucheron, sono da retrocedere cronologicamente agli anni di Vittorio Amedeo I (1630-1637, riferendosi in specifico ai vasi con lo stemma partito e cinto dal collare dell'Ordine della Santissima Annunziata), al periodo di reggenza di Cristina di Francia (1637-1648, per quelli con lo stemma partito privo di collare) e agli anni di Emanuele Filiberto per i restanti, che Angelucci assegna al fonditore Antonio Domenico di Giorgio, bombardiere della Cittadella. Di recente (1989) è stata confermata la datazione più precoce per alcuni stilemi di stampo manieristico, come i mascheroni alla base delle prese, riferendo la presenza dello stemma partito al matrimonio di Emanuele Filiberto con Margherita di Valois, rprodotto anche dopo la morte di quest'ultima nel 1574. Nei vasi, fabbricati verosimilmente nel corso di alcuni decenni, si ravvisa una sostanziale unitarietà stilistica, sia pure nelle varietà tipologiche adottate. Altri vasi dal corpo cilindrico sono conservati nel Salone degli Svizzeri (Vesme ne contava in tutto 41). Al momento della schedatura, il vaso si trovava nel corridoio antistante il bagno del piccolo appartamento di Sua Maestà.
altre attribuzioniBoucheron Simone, di Giorgio Antonio Domenico
bibliografiaSan Martino P.( 1989)pp. 181-185; Baudi di Vesme A.( 1963)v. I, 203; Angelucci A.( 1880)7-8
definizionevaso
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoPiazzetta Reale
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Arena R.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Damiano S. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2000
anno modifica2007
latitudine45.072658
longitudine7.686346

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