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bene culturale | cornice, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00206380 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso) |
contenitore | villa, museo, Palazzo Carignano, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano terreno, locale di deposito |
datazione | sec. XX primo quarto; 1900 - 1924 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito piemontese(analisi stilistica) |
materia tecnica | legno/ intaglio/ pittura/ doratura |
misure | alt. 380, largh. 225, prof. 22, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Cornice a mandorla ornata lungo il lato esterno da raggi a fiamma e da cinque file di bordi modanati, ognuno decorato da motivi geometrici, vegetali e ornati dalle linee sinuose.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La cornice in origine conteneva un negativo raffigurante la Sacra Sindone realizzato dal fotografo Giuseppe Enrie nel 1931 della parte anteriore della Sindone visibile grazie ad un sistema di illuminazione costituito da due neon posti sul retro. La ripresa fu realizzata nel 1931, anno dell'ostensione in occasione del matrimonio di Vittorio Emanuele (III) con Elena di Montegro.Non sono note le vicende relative all'ingresso della cornice alla Villa, dal momento che la cornice ed il negativo della Sindone provengono dalla cappella dell'Istituto delle Figlie dei Militari, dove sono documentati da una fotografia storica (conservata nell'Archivio Fotografico della SBAS, busta "Riproduzioni da foto storiche ASTO neg. n. 136968). La Cappella in origine era ornata da una pala d'altare, citata negli inventari settecenteschi ("Un quadro grande, che serve d'Ancona rappresentante la Beatissima Vergine col Bambino Gesù sulle ginocchia, e S.a Genevieffa, con cornice ornata di ramaggj, e due puttini sopra, che sostengono una corona di stelle, gradino sotto con due laterali dell'altare, il tutto di bosco intagliato, e dorato"), poi trasferita nel vicino Palazzo Chiablese, dove fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Per tutto l'Ottocento e fino all'ultimo inventario in possesso, del 1931, non sono documentate altre pale dal momento che l'ambiente perde la sua connotazione di spazio liturgico. Stilisticamente la cornice è riconducibile ad un arco cronologico compreso tra gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, nel segno dello straordinario sviluppo delle arti decorative. In particolare ricorda le fantasiose composizioni di Giulio Casanova (Minerbio presso Bologna 1875 - Torino 1961), caratterizzate dalla commistione di motivi ornamentali di stili diversi "ma sopra tutto una certa inclinazione per certi particolari dell'oreficeria e dello sbalzo" (cfr. Franca Dalmasso, "L'itinerario di un decoratore-ornatista: Giulio Casanova dalla cerchia bolognese di Rubbiani agli anni Venti di Torino" in F. Dalmasso, "Eclettismo e Liberty a Torino. Giulio Casanova-Edoardo Rubino", Torino 1989, pag. 38). Per quanto riguarda la forma della cornice si ricorda che il comitato organizzatore dell'Esposizione d'Arte Sacra del 1898 scelse come logo una mandorla, simbolo dei sigilli pontifici, e dunque potrebbe trattarsi di un richiamo a quella manifestazione.Il negativo contenuto è stato restaurato dalla ditta Berselli di Milano e attualmente si trova in Palazzo Carignano. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino |
bibliografia | Tamburini L./ Falzone Barbarò M.( 1981)p. 42; Dalmasso F.( 1989)p. 38 |
definizione | cornice |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.071707 |
longitudine | 7.678011 |