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Opera d'arte a Torino

L'opera d'arte sovrapporta, serie - codice 01 00206425 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Gabinetto verso mezzogiorno, e ponente - 33: parete est
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bene culturalesovrapporta, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206425
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Gabinetto verso mezzogiorno, e ponente - 33: parete est
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1732 - 1735 [bibliografia]
ambito culturaleambito piemontese, esecutore(bibliografia)
materia tecnicalegno/ intaglio/ doraturavetro a specchio
misurealt. 116, largh. 113, prof. 11,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLe sovrapporte si compongono di una cornice inferiore ornata da motivi decorativi sagomati a giorno, sormontata da un ampio spazio rettangolare che nell'allestimento definitivo sarà completamente rivestito di specchi. Le lastre saranno posizionate sotto raffinate cornicette ed intagli raffiguranti un monogramma, al momento non ancora decifrato, con corona. Le parti lignee sono tutte dorate.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: monogramma, Identificazione: monogramma delle iniziali di Polissena d'Assia e Carlo Emanuele III?, Quantità: 2, Posizione: al centro di ognuna delle sovrapporte, Descrizione : Coppia di lettere P C speculari intrecciate sormontate da corona,
notizie storico-criticheLe due sovrapporte, identificate dai numeri d'inventario 33.10E e 33.14E, sono coerenti con gli altri arredi del gabinetto, risalenti al secondo quarto del XVIII secolo. Nel gabinetto cinese n. 33, l'unico non definito "alla China" nell'inventario del 1755, non c'è traccia di un'unica regia complessiva riscontrata invece negli altri gabinetti della Villa. In effetti "sulla parete est la grande specchiera e le sovrapporte sono inserite a fatica e con uno scasso, se pur piccolo, nell'intonaco per far posto alle cornici; sulle pareti in alto sono presenti listelli per la tappezzeria a due quote diverse" (C. Mossetti, "I Gabinetti di Villa della Regina. Modelli e confronti", in L. Caterina e C. Mossetti, a cura di, "Villa della Regina. I Il riflesso dell'Oriente nel Piemonte del Settecento", Torino 2005, p. 132).Per i monogrammi presenti sui manufatti, diversi da quelli presenti sulle specchiere angolari dello stesso gabinetto, importanti per il riconoscimento della committenza, Eugenio Olivero ipotizzò l'identificazione con <> (cfr. E. Olivero, "La Villa della Regina in Torino", Torino 1942, pp. 24-25). Secondo Angela Griseri la "doppia cifra coronata" potrebbe fare riferimento alla coppia reale Carlo Emanuele III e Polissena Cristina d'Assia, "inserita in una tipologia tipica degli anni 1740, per opera dell'Alfieri, seguito dal Tavigliano" (cfr. Angela Griseri, "Un inventario per l'esotismo. Villa della Regina 1755", Torino 1988, p. 45 n. 97). L'ipotesi è confermata da Cristina Mossetti, secondo cui le cifre, sciolte come <> nell'inventario del 1755, sono da riferire a Carlo Emanuele III e Polissena regnanti (1730-35) (C. Mossetti, "I Gabinetti di Villa della Regina. Modelli e confronti", in L. Caterina e C. Mossetti, a cura di, "Villa della Regina. I Il riflesso dell'Oriente nel Piemonte del Settecento", Torino 2005, p. 131 figg. 14, 132). Le etichette prestampate con iscrizione relativa a Villa della Regina furono apposte nel periodo di gestione dell'Istituto Nazionale delle Figlie dei Militari e secondo Stéphane Garnero risalirebbero agli eventi bellici del Novecento, quando gli arredi sarebbero stati smontati e posti "in salvo in depositi temporanei" (cfr. S. Garnero in Cristina Mossetti, a cura di, "Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso", Torino 1997, pp. 114; 116-117 n. 11). Tale ipotesi rimane ancora da chiarire, anche perchè gli arredi fissi dell'attigua sala, n. 32, rimasero in situ anche durante i bombardamenti.
bibliografiaOlivero E.( 1942)pp. 24-25; Griseri A.( 1988)p. 45 n. 97; Mossetti C.( 1997)pp. 114; 116-117 n. 11; Caterina L./ Mossetti C.( 2005)pp. 131-132 di Mossetti C.
definizionesovrapporta
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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