contenitore | villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M, Camera del Letto verso Ponente - 24: parete nord; parete ovest; parete sud |
notizie storico-critiche | La "Camera successiva già Camera a letto" dell'Appartamento Reale a Mezzanotte è ornata da tre specchiere indicate nell'inventario corrente con i numeri ?039, ?040 e ?041. Lo stato generale risulta largamente compromesso da interventi precedenti e da ampie integrazioni; la loro presenza in questa sala è attestata fin dal 1755, quando sono descritte nell'"Inventaro de mobili, ed altri oggetti esistenti nel Palazzo della Vigna di S. M." (Torino, Biblioteca Reale - sc. 45): "Tre Trumeaux caduno di quattro giazze d'altezza q.te 4.40 e larghezza q.te 5. caduna con doppie liste anche di giazza lateralmente, due piccole cornici ad ogni lato, ed ornamenti di bosco intagliato, e dorato". Il successivo inventario compilato nel 1767 ripete alla lettera questa descrizione. Nel secolo seguente le specchiere sono dettagliatamente registrate nell'inventario francese del 1812 (ASTO, Casa di S. M., reg. 4150): "Trois Trumeaux sculptès dorés Composé Chaqun de Quatre glaces Une Demi glace huit bandes huit Autres et huit Autres Pieces Contornées" arricchite da "six Girindoles de bronze doré à 2 bras Chacun" e da quello del 1819 (Torino, Biblioteca Reale - sc. 45): "Tre Trumeaux di quattro ghiaccie e mezzo caduno con loro stricche e bande con cornici ed intagli dorati". Nel 1845 l'"Inventario di tutti li mobili, oggetti di addobbamento ed altri diversi di Regia Spettanza esistenti nel Palazzo della Vigna Reale detta della Regina e nelli fabbricati dipendenti, posti sotto la custodia del Concierge sig. Felice Boozoky" (ASTO, Corte, Archivi Privati, Castelli Berroni - m. 19) registra brevemente "Tre Trumeaux intagliati e sculturati caduno a quattro luci e venticinque stricche (0.73x1.01)". Maggiori dettagli si ricavano dalla descrizione riportata nei "Testimoniali di Stato della Vigna della Regina ed annesso Palazzo Chiablese" compilati nel 1864 (ASTO, Corte, Istituti Assistenza e Beneficenza - cat. 11, m. 653): "Tre specchiere che dal basamento elevansi in sotto la cornice d'imposta contornata da doppie cornicette in legno intagliate e dorate con ornati e ghirlande nella parte superiore ed altre due ornati lateralmente, pure intagliati e dorati contenenti cadauna quattro cristalli e 25 frazioni in parte degradati nello stagno e cadauna va munita di due bracci a due viticci cadauno in bronzo dorato". Nel 1931 l'"Elenco dei Mobili e degli Oggetti Vari per Ambienti" redatto da Merlo (ASTO) ricorda ancora nella stanza ormai indicata come "Sala S. M. Umberto 1° e S. M. Margherita di Savoia" nel "Castello -Lato Ponente -Finestre verso Torino", "N. 3 Specchiere a tremau con cristalli grandi e frazioni, cornice ed ornamenti scolpiti e dorati". In una relazione dei "Lavori eseguiti alla Villa della Regina dal novembre 1930 al novembre 1935 [...] sotto la Presidenza del Cav. [...] Adolfo Villa e in parte colla direzione del Gen.le Com. C. de Antoni" risulta che "tutte le specchiere di alto valore dovrebbero essere rivedute da persona pratica perchè lentamente cedono o per avaria degli zoccoli di sostegno o perchè borchie e viti sono arrugginiti: si debbono osservare le piccole screpolature del vetro, perchè sono quasi sempre dovute a cedimenti" (ASTO, INFM, cat. 12, n. a. 669). Pochi anni più tardi Eugenio Olivero si limita semplicemente a citare in questo ambiente "tre grandi specchiere [...]", insieme a un "grande ritratto moderno di S. M. il Re Umberto I" (E. Olivero, La Villa della Regina in Torino, Torino 1942, p. 26). Nel 1997 gli architetti Stéphane Garnero e Rebecca De Marchi hanno pubblicato due dei quattro disegni di Filippo Juvarra databili intorno al 1729 ca. conservati presso la Biblioteca Nazionale di Torino, che documentano "pensieri" per la realizzazione di cornici, sovrapporte, camini e specchiere riconducibili "puntualmente agli arredi per le stanze dell'appartamento della regina e di una sala dell'appartamento del Re (l'Anticamera verso ponente)" della villa (R. De Marchi, S. Garnero, Nuovi disegni per la Villa, in C. Mossetti, a cura di, Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso, Torino 1997, p. 96, fig. 3). Lo schizzo a matita di una delle specchiere della stanza 24 è inventariato con il numero 59/6 n. 10. ll recente restauro delle specchiere ad opera del laboratorio di Barbara Gioia Rinetti ha comportato, in alcuni casi, l'integrazione della carpenteria con il recupero della struttura lignea originale (3 cm. di spessore totale di cui 5 mm. di recupero). Le specchiere, collocate nelle pareti ovest, sud e nord della stanza, sono caratterizzate da un fondo bianco-grigio, decorato a motivi vegetali e girali scolpiti e dorati. Il colore azzurro che caratterizza la parte centrale delle specchiere risale probabilmente al momento in cui sono stati asportati gli specchi, come sembra indicare il fatto che il colore non compare sotto le cornici che bloccavano gli specchi stessi. |