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bene culturale | cornice, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00207126 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile, stanza 10: parete destra |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1825 - 1849 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito piemontese(analisi stilistica) |
materia tecnica | legno/ intaglio/ doraturapastiglia/ doratura |
misure | alt. 74.5, largh. 85, prof. 9, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Castello di Agliè |
dati analitici | Cornice dorata con sguscio centrale liscio e profilo molto aggettante, decorato da foglie a palmette rivolte verso l'esterno alternate a foglie stilizzate; il controprofilo interno è semplicemente delimitato da un gradino liscio mentre la battuta presenta una decorazione a foglie lanceolate.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il dipinto raffigurante un putto nudo candidamente sdraiato su un drappo bianco e appoggiato ad un cuscino, mentre tiene in mano un frutto, è segnalato per la prima volta nelle collezioni del Castello ducale di Agliè a partire dal marzo del 1855, quando è ricordato con il numero 158 nel camerino n. 14 successivo al "Camerino già Oratorio", al primo piano nobile, e valutato 140 lire: "Dipinto su tela rappresentante un puttino, con pomo, sul letto, con cornice a gola dorata di c.ti 85 p. 75". Pochi mesi più tardi, a settembre, il pittore Sampietro nel suo "Catalogo di quadri ed oggetti d'arte esistenti nel R. Castello" lo registra verosimilmente nello stesso ambiente indicato ora come "Gabinetto di Toilette", al numero 234, precisandone il soggetto: "L'Innocenza: putto a nudo". Nella ricognizione compiuta due anni più tardi (1857) lo possiamo verosimilmente riconoscere nel dipinto ad olio con lo stesso titolo segnalato al numero 774 nella camera "7° Camera LXXXIII" dei Mezzanini inferiori al primo piano, con il riferimento al pittore "Barni", anche se la mancata indicazione delle misure non consente la certezza del riconoscimento. Non individuabile nei successivi inventari del 1876 e del 1908, lo riconosciamo con certezza nuovamente nel 1927, quando è registrato con il numero 4034 al secondo piano nobile, nella camera da letto n. 27 degli "Alloggi già guardamobile", con il riferimento in questo caso ad artista sconosciuto: "1 Quadro con cornice dorata, a olio, rappresentante "L'innocenza" di N. N." In una generica "2.a Camera [dopo una Camera da letto e la Corte Nobile-sgabuzzino]" probabilmente sempre al secondo piano, è infine segnalato nel 1964 al numero 1885, dettagliatamente descritto e stimato 20.000 lire: "Dipinto olio su tela entro cornice dorata. Raffigurante l'Innocenza. Un bimbo nudo con una mela nella mano destra. Base 0,65x0,57". Dal 1984 è depositato nella camera da letto n. 10 dell'Appartamento già del Principe Eugenio ora Dame. Iconograficamente il dipinto si configura come copia di un modello antico, non identificabile con certezza ma da individuare probabilmente nella produzione di Bernardino Luini (1480 ca.-1532), come dimostra il confronto tra la testina ricciuta del putto di Agliè e quella del piccolo Gesù nella "Madonna col Bambino" del Museo Kaiser Friedrich di Berlino o ancora con il volto del "Gesù Bambino con l'agnello" già in possesso del cardinale Borromeo nel 1611 e ora alla pinacoteca Ambrosiana di Milano. La descrizione fattane dall'antico proprietario ben si adatta anche al dipinto di Agliè: si esaltava infatti la tenerezza del Bambino e lo sguardo che rivolge "a chi lo rimira", coinvolgendolo affettivamente (La Pinacoteca Ambrosiana, a cura di M. Rossi, A. Rovetta, Milano 1997, p. 62, inv. 82). La raffigurazione di bambini fu uno dei temi prediletti da Luini, come dimostra il gruppo di tavole con la Vergine avente in grembo il Bambino, a partire dalla "Madonna del roseto" ora a Brera, alle quali l'autore della tela di Agliè sembra ispirarsi oltre che nella resa del bambino anche nella scelta di un fondo scuro contro cui si staglia il bianco del lenzuolo e del cuscino su cui il putto è sdraiato. Va inoltre sottolineato che la produzione di Bernardino Luini riscosse un grande apprezzamento nel corso del XIX secolo, incantando per la calma eleganza dei gesti e delle pose. Classificato come il campione dei lombardi del Rinascimento, fu a lungo circondato da un'ammirazione rivolta alle qualità emotive più superficiali del pittore, alla sua facile comunicativa e alle sue capacità di illustrazione (cfr. L. Beltrami, Luini 1512-1532. Materiale di studio..., Milano 1911, p. 525).La decorazione della cornice con foglie a palmette rivolte verso l'esterno alternate a foglie stilizzate e ampio sguscio centrale liscio è tipica della produzione dei primi decenni del XIX secolo come ha messo in evidenza Carlotta Craveri nella sua tesi di laurea riguardante l' "Analisi del patrimonio di corniceria conservato presso la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino" (1994-1995). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, TO, Agliè |
bibliografia | Beltrami L.( 1911)p. 525; Rossi M./ Rovetta A.( 1997)p. 62 |
definizione | cornice |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Manchinu P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |