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bene culturale | alabarda, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00207280 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazza Castello, 191 |
contenitore | palazzo, reale, Palazzo Reale, Palazzo Reale, Piazza Castello, 191, Armeria Reale, Rotonda balconata lato 3 |
datazione | sec. XVII ultimo quarto; 1685 (ca.) - 1690 (ca.) [analisi storica] |
ambito culturale | bottega francese(analisi stilistica) |
materia tecnica | acciaio/ incisioneottonelegno di noce |
misure | mm., lungh. 2203, 3440 |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Arma grande e pesante. Gorbia a due ordini, il primo a tronco di piramide ottagona, il secondo troncoconico, separati da modanatura e con nodo alla sommità; nel primo ordine un foro passante chiuso da chiodo e un numero inciso a bulino. Scure con filo pochissimo concavo e inclinato e dorsi ondulati; tre becchi divergenti e non taglienti, il centrale diritto e rastremato, gli altri fiammati; al centro resti dello stemma inciso. Al di sopra un nodo dal quale si leva la cuspide fiammata a sezione di losanga con costola. Asta propria a sezione ottagona con bullette tonde disposte a losanghe con al centro una bulletta a croce. Calciolo a brocco.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: Savoia, Quantità: 2, Posizione: centro dei piatti, Descrizione : resti dell'arme di Savoia (di rosso alla croce d'argento) cinta dal Collare dell'Ordine dell'Annunziata e cimata da corona reale, il tutto a bulino, |
notizie storico-critiche | Arma della Guardia Svizzera dei Savoia. Presumibilmente nel 1685, con l'assunzione del potere, Vittorio Amedeo II di Savoia dotò la propria Guardia Svizzera di questa alabarda, che riproduceva quella dei Cent Suisses del Re di Francia (con la differenza dello stemma: cfr. Macarthy 1984, p. 42 e 79). Dell'arma vi furono almeno due forniture, una con cuspide con nervatura e firmata da L. Gounod, e una con cuspide senza nervatura e firmata da C. Gounod, ambedue parigini, a quel che pare, e attivi circa alla stessa epoca. Nel 1714 il mercante Salomone d'Aymar fornì tutti i componenti smontati di "allebarde per la Guardia Svizzera" (Archivio di Stato di Torino, Sez. III, art. 188), ma si ritiene che questa sia stata la seconda fornitura. Alcuni degli esemplari noti (nell'Armeria, al Museo Storico Nazionale d'Artiglieria di Torino e altrove) non mostrano punzone. Gli stemmi sono opera di più mani. L'arma rimase in uso fino allo scioglimento del corpo, nel 1831. |
bibliografia | Angelucci A.( 1890)p. 361 n. J.65; Seyssel d'Aix V.( 1840)p. 341 n. 1188; Regio Arsenale( 1982); Dondi G./ Sobrito Cartesegna M.( 1982)p. 377 n. 249 |
definizione | alabarda |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazza Castello, 191 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Dondi G.; Funzionario responsabile: Cervini F.; Trascrizione per informatizzazione: Senatore L. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.070436 |
longitudine | 7.685153 |