Opera d'arte a Torino
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bene culturale | scrivania, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00210328 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Torino |
datazione | secc. XIX/ XX fine/inizio; 1890 - 1910 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | produzione piemontese(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | legno di noce/ intaglio/ impiallacciaturacuoio/ impressione/ doraturabronzo/ doraturametallo/ doratura |
misure | alt. 79, largh. 77, lungh. 149, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Piano rettangolare lievementa sagomato sul quale è inserito un pannello in cuoio con profilature dorate impresse. Il piano è allungabile da entrambi i lati, a mezzo di tiretto metallico, e le estensioni presentano il medesimo inserto in cuoio. Sulla fronte cinque cassetti, di cui quattro laterali con maniglie pendenti in metallo dorato con placchette con foglie cesellate; una centrale con serratura e chiave. Fiancate lisce. Quattro sostegni a biscia con applicazione in bronzo nella parte terminale con motivo a foglia. Le parti lignee sono impiallacciate con motivo a lisca di pesce di due essenze diverse.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | L'assenza di qualsiasi etichetta storica, ad eccezione di quella relativa all'attuale campagna inventariale, nonché l'assenza di citazioni negli elenchi patrimoniali, rende impossibile individuare eventuale documentazione di riferimento e, quindi, precisarne provenienza e committenza da palazzo Dal Pozzo, dall'Istituto Provinciale per l'Infanzia o dalla precedente sede dell'Ente presso il palazzo delle Segreterie di Stato. La tipologia, tuttavia, riprende, pur semplificandoli, modelli francesi del XVIII secolo, specialmente del periodo che, proprio nel corso dell'Ottocento, venne classificato come "Luigi XV"; in particolare, la tipologia rimanda, pur semplificandolo, al modello del "bureau plat" dell'epoca Reggenza, derivato dai modelli di Cressent che ebbe grande successo presso le altre corti europee, L. Caumont Caimi, L'ebanisteria genovese del Settecento, Roma, 1995, nn. 62, 64, 66. Si tratta di una tendenza che, sviluppatasi a partire dalla metà del XIX secolo, attraverso le Esposizioni Universali, si diffuse rapidamente in tutta Europa, mantenendo il proprio prestigio fino agli inizi del Novecento ed uniformando la produzione, senza poter individuare caratteri spiccati a seconda delle diverse aree di fabbricazione, R. Antonetto, Minusierie ed ebanisti del Piemonte. Storia e immagini del mobile piemontese 1636-1844, Chieri, 1985, pp. 257-258, n. 258; M. Cera, L. Melegati, Il mobile italiano dell'Ottocento 1815-1915, Vicenza, 1997, p. 118. |
bibliografia | Antonetto R.( 1985)pp. 257-258, n. 258; Caumont Caimi L.( 1995)nn. 62, 64, 66; Cera M./ Melegati L.( 1997)p. 118 |
definizione | scrivania |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
ente schedatore | TO |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2007 |
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