notizie storico-critiche | Due serie di alari per camino complete di tutti gli accessori, a tutt'oggi conservate, sono indicate nell'elenco degli arredi di palazzo Dal Pozzo posti in vendita da Casa Savoia-Aosta, allegato al verbale del Consiglio Provinciale che ne approvava l'acquisto, risalente al 1940, anno nel quale venne acquistato anche l'edificio. Entrambe, sopravvissute alle ripetute aste cui venne sottoposto nel corso dei primi decenni del Novecento il patrimonio dei Savoia-Aosta, sono indicate senza ulteriori specificazioni circa gli elementi decorativi e sono collocate, rispettivamente nella "Sala d'aspetto", stimate del valore di L. 400, e nel Salotto privato dell'Altezza Reale, stimate per un valore di L. 300. La cura per l'elemento ornamentale, in questo caso, estremamente raro nel palazzo, ove, con l'ultimo allestimento, risultava prevalente il gusto per lo stile degli arredi del XV/XVI secolo, particolarmente in voga in età umbertina, testimonia, non solo del particolare interesse della committenza, ma anche del livello di perfezione cui erano giunte le produzioni tardo ottocentesche mettendo in atto il principio dell'arte applicata anche ad elementi di fattura seriale, V. Terraroli, Le arti decorative in Lombardia tra Ottocento e Novecento nel dibattito tra artigianato e industria. I ferri battuti e le vetrate artistiche, in V. Terraroli (a cura di), Le arti decorative in Lombardia nell'età moderna 1780-1940, Milano, 1999, pp. 9-44. Per un confronto tipologico, si vedano due coppie di esemplari toscani e romani del XVI secolo, E. Baccheschi, Ferri Battuti Italiani, Novara, 1981, tavv. 159-167. |