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Opera d'arte a Torino

L'opera d'arte lampadario, a bracci, opera isolata - codice 01 00210454 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalelampadario, a bracci, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00210454
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesecc. XIX/ XX fine/inizio; 1890 - 1910 [analisi stilistica; bibliografia documentazione]
ambito culturaleproduzione Italia settentrionale(bibliografia; documentazione; analisi stilistica)
materia tecnicabronzo/ cesellatura/ doratura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiColonna centrale tornita ornata da fitti elementi a voluta in corrispondenza dell'attaccatura dei bracci. Due ordini di luci con otto bracci ciascuno, ansati, lisci, con doppio nodo centrale, terminanti con piattello a sezione circolare che fa da base all'alloggiamento delle candele (sostituite da finte candele a luce elettrica). In corrispondenza dell'attaccatura dei bracci si dipartono ulteriori elementi a voluta terminanti a ricciolo. Nella parte terminale della colonna pendente a forma di doppio piattelo terminante con pignetta.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNumerosi sono i lampadari in bronzo indicati nell'elenco topografico degli arredi di palazzo Dal Pozzo posti in vendita da Casa Savoia-Aosta, allegato al verbale del Consiglio Provinciale che ne approvava l'acquisto, risalente al 1940, anno nel quale venne acquistato anche l'edificio. Essi sono valutati L. 800 l'uno e sono tra i pochi mobili originali non andati dispersi durante le tornate d'asta di inizio Novecento. Da un punto di vista stilistico l'esemplare in esame costituisce un'imitazione dei lampadari olandesi, largamente circolanti nella seconda metà del XVII secolo, ed ampiamente illustrati anche nei dipinti d'interni dell'epoca, J. Bourne, V. Brett, Lighting in the Domestic Interior. Renaissance to Art Nouveau, Londra, 1991, p. 30, n. 69, pp. 53-54, n. 157. Tale tipologia, nell'ambito del revival degli stili storici proposto dall'eclettismo ottocentesco trovò ampia fortuna a livello europeo, anche grazie alla circolazione dei modelli favorita dalle Esposizioni Universali. Benchè il nuovo allestimento del settecentesco palazzo Dal Pozzo sottolineasse una netta prevalenza per il gusto rinascimentale, secondo una moda particolarmente diffusa in età umbertina, tuttavia numerosi sono gli elementi d'arredo seicenteschi che affiancano elementi in stile più antico, secondo una prassi piuttosto comune nel tardo Ottocento e nella quale si inseriscono anche i lampadari come quelli in esame, si vedano, a titolo di esempio, alcuni esemplari conservati presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano, A. Zanni, Mobili e Arredi, in Museo Poldi Pezzoli. Ceramiche-vetri-mobili e arredi, Milano, 1983, pp. 322, 395, n. 108.
bibliografiaMuseo Poldi Pezzoli( 1983)pp. 322, 395, n. 108; Bourne J./ Brett V.( 1991)p. 30, n. 69, pp. 53-54, n. 157
definizionelampadario, a bracci
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreTO
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007

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