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bene culturale | altare, a mensa, opera isolata, altare della Madonna di Pompei |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00149269 |
localizzazione | Italia, Lombardia, BS, Bresciavicolo San Giuseppe |
contenitore | chiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata destra, campata seconda, cappella della Madonna di Pompei, quarta a destra |
datazione | secc. XVII/ XVIII fine/inizio; 1690 - 1710 [bibliografia; analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito bresciano(analisi stilistica) |
materia tecnica | marmo/ scultura/ intarsioottone/ sbalzo/ doraturalegno/ intaglio/ pittura/ doraturastucco/ modellatura/ pittura |
misure | cm., alt. 165, largh. 320, prof. 97, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Chiesa di San Giuseppe |
dati analitici | altare a mensa con tabernacolo ligneo non coerente. Nel paliotto un elaborato intarsio a girali d'acanto è inquadrato da una cornice decorata da rosette e testina di angioletto centrale. Al centro del paliotto una cartella mistilinea contiene una formella in ottone con monogramma mariano. Ai lati della mensa pilastrini con nicchia inquadrata da esili colonnine, infine doppie volute sormontate da testine concludono lo sviluppo della mensa. Alzata a due gradini con specchiature che richiamano quelle della base.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La datazione all'inizio del secolo XVIII, proposta da Anelli, appare convincente per l'intarsio del paliotto che giustamente lo studioso collega a quello dell'altare di San Lucio. Tuttavia lo sviluppo dei pilastrini induce a comprendere anche la fine del secolo XVII. Un valido riferimento stilistico può essere l'altare della cappella del Sacramento in San Faustino, in cui interviene nel 1690 il lapicida Giuseppe Cantone (mentre le statuette e le testine alate sono dei Carra). Nel paliotto, invece, si manifesta il gusto settecentesco per il naturalismo dei commessi dei Corbarelli, che, nell'esempio in esame, viene declinato in una versione più provinciale come ha notato la Massa (1995, p. 62). Infatti per conferire risalto alle forme sul fondo chiaro viene utilizzato un contorno a stucco nero. Nel 1981 nelle nicchie dei pilastrini erano ancora presenti una "magnifica Madonna con Bambino" e una "Virtù" (Anelli), mentre fino al 1868 a questo altare era esposta l'Adorazione dei Pastori di Romanino, che in seguito fu trasferita alla Tosio Martinengo (v. Prestini 1978, p. 62- 64, con rilettura delle fonti, e Begni Redona, 1989, p. 181). In seguito allo spostamento della pala di Romanino la cappella è stata intitolata alla Madonna di Pompei e conserva il dipinto di Galperti. |
bibliografia | Anelli L.( 1981)p. 196, n. 30; Begni Redona P.V.( 1999)p. 178; Massa R.( 1995)p. 62 |
definizione | altare, a mensa |
denominazione | altare della Madonna di Pompei |
regione | Lombardia |
provincia | Brescia |
comune | Brescia |
indirizzo | vicolo San Giuseppe |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Arisi Rota A.P.; Funzionario responsabile: Gnaccolini L.P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso) |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.540438 |
longitudine | 10.220543 |